Imprese. Mercato italiano macchine agricole in calo nei primi 9 mesi

(DIRE) Bologna, 30 Ott. – Il mercato italiano delle macchine agricole langue ancora, coi dati sulle immatricolazioni relativi ai primi nove mesi dell’anno che indicano flessioni per tutte le tipologie di mezzi. E per FederUnacoma le cause stanno nell’aumento dei prezzi di listino, il calo dei redditi agricoli e l’attesa dei nuovi incentivi. Il mercato nazionale delle macchine agricole si conferma dunque in calo anche nei dati di fine settembre. Il bilancio dei primi nove mesi dell’anno indica infatti flessioni per tutte le tipologie di mezzi, con percentuali che non migliorano rispetto a quelle del primo semestre.

Le immatricolazioni di trattrici – elaborate appunto da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal ministero dei Trasporti – indicano un calo per le trattrici del 15,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (11.851 le unità immatricolate), un calo per le mietitrebbiatrici del 31,9% in ragione di 246 unità immatricolate, e un passivo del 18,7% per le trattrici con pianale di carico (405 unità).

In calo del 18% sono i sollevatori telescopici (751 unità immatricolate) mentre più contenuto è il passivo per quanto riguarda i rimorchi, che segnano -2,8% in ragione di 6.034 unità.

Esaminando i dati delle trattrici relativi alle singole Regioni, si notano cali superiori alla media nazionale in Emilia Romagna (-23,3%), Lazio (-20,2%), Sicilia (-18,2%), Veneto (-17,2%), mentre cali meno accentuati rispetto alla media nazionale si riscontrano in Lombardia (-9,8%) e in Puglia (-3,2%).

La Federazione dei costruttori sottolinea ancora una volta come il calo delle vendite si leghi all’aumento dei prezzi di listino, alle difficoltà di accesso al credito e ai bassi redditi agricoli.  A frenare il mercato è anche il rallentamento nell’erogazione dei nuovi incentivi (Pntt, Fondo Innovazione, Decreto 5.0), che ci si augura possano andare presto a pieno regime. La notizia di incentivi imminenti – ricorda la Federazione – produce sempre una frenata negli acquisti, giacché gli imprenditori sospendono gli investimenti in attesa di condizioni più favorevoli.

A fronte di questo – conclude la Federazione – è necessario che alla notizia di nuovi incentivi faccia seguito una rapida messa a punto dei sistemi di assegnazione dei fondi, proprio per evitare effetti distorsivi su quello che sarebbe il normale andamento del mercato. (Red/ Dire) 02:16 30-10-24

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