Oggi in Georgia si tengono elezioni legislative cruciali, considerate un referendum tra i gruppi di opposizione filo-europei e il partito conservatore al potere, accusato di deriva autoritaria filo-russa.
I risultati saranno attentamente esaminati a Bruxelles, poiché i leader europei temono che la Georgia si stia allontanando dall’UE.
Sondaggi recenti indicano che un’alleanza di opposizione potrebbe sconfiggere il partito “Sogno Georgiano” del miliardario Bidzina Ivanishvili.
Il Presidente, la filoeuropea Salomé Zourabichvili, ha definito il voto un “quasi-referendum” tra Europa e Russia, denunciando la deriva antioccidentale del governo.
Le forze dell’opposizione, tradizionalmente divise in Georgia, hanno creato un fronte unito senza precedenti, includendo il Movimento Nazionale Unito dell’ex presidente Mikheïl Saakashvili, con un programma di riforme elettorali, giudiziarie e di polizia.
LM