“Il Rapporto ASviS “Coltivare ora il nostro futuro” sollecita un cambiamento radicale nelle politiche economiche, sociali e ambientali, ponendo l’accento sulla necessità di agire subito per evitare un futuro insostenibile, sia in Italia che a livello globale: con il ritmo attuale, solo il 17% dei target dell’Agenda ONU sarà raggiunto entro il 2030.
Rispetto al 2015, anno della sottoscrizione dell’Agenda, è radicalmente mutato il contesto geopolitico, ma restano fermi i principi e i target che non possono essere ignorati da nessun governo. Il governo italiano sta chiedendo un’inversione: dobbiamo raddrizzare la rotta, partiamo dalle evidenze, anticipiamo le analisi, le valutazioni e i rapporti già previsti dai regolamenti europei, a partire da quello sui veicoli commerciali leggeri programmato per la fine del 2026 o quello sui veicoli pesanti previsto per l’anno successivo.
Abbiamo bisogno di dati per apportare ora le modifiche necessarie alle politiche pubbliche. Non possiamo attendere anni: le imprese devono essere messe in grado di programmare gli investimenti in un quadro di stabilità“. Con questo post su X, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, esprime la sua preoccupazione per il ritardo verso un ammodernamento delle politiche economiche, sociali e ambientali.
LM