L’indagine ha portato a 6 arresti, 14 perquisizioni domiciliari e sequestri di grandi quantità di vino provenienti da diversi domini Grand Cru contraffatti
Il 14 Ottobre, un’indagine condotta dalla Gendarmeria francese (Gendarmerie Nationale), che ha coinvolto il Corpo dei Carabinieri italiani (NAS Carabinieri) e la Polizia federale svizzera (Police Federale Swiss), supportata da Europol ed Eurojust, ha portato allo smantellamento di una rete criminale che contraffaceva vini francesi a Denominazione di Origine Protetta (DOP) in Italia. La rete criminale falsificava vino rosso francese, addebitando fino a 15.000 euro a bottiglia. Il vino falso è stato contraffatto in Italia, quindi consegnato a un aeroporto italiano ed esportato per la vendita al valore di mercato in tutto il mondo da onesti commercianti di vino.
L’operazione ha portato a:
- 6 arresti (un obiettivo di alto valore);
- 14 ricerche di location a Torino e Milano
- I sequestri hanno riguardato: un’ingente quantità di bottiglie di vino provenienti da diverse tenute Grand Cru contraffatte, etichette per vino e prodotti in cera, ingredienti per riempire il vino, macchinari tecnici per richiudere le bottiglie, beni di lusso e apparecchiature elettroniche per un valore di 1,4 milioni di euro, oltre 100.000 euro in contanti e documenti.
Il modus operandi della rete criminale, unito alle caratteristiche delle contraffazioni, ha portato gli investigatori a stabilire un collegamento con una precedente indagine sostenuta da Europol che aveva come obiettivo la contraffazione di vino DOP. Le operazioni forensi condotte su questi articoli di alto valore hanno rivelato le tecniche utilizzate dalla rete criminale per contraffare il vino francese di alta qualità.
Collegamenti tra le due indagini sono stati trovati anche durante l’indagine sui produttori di tappi e capsule e sulle stampanti di etichette. Questa indagine, che era stata chiusa nel 2015, ha coinvolto un cittadino russo che era anche collegato a questa indagine. Ulteriori indagini hanno scoperto transazioni commerciali effettuate tra Italia e Svizzera. Altre bottiglie con segni simili di contraffazione sono state successivamente scoperte.
Nel 2014, è stata scoperta una traccia latente sul retro di un’etichetta, che ha rivelato un collegamento con un individuo già noto alle autorità per un caso precedente simile. L’indagine su una rete internazionale di contraffazione di vini di lusso ha portato all’arresto di un individuo russo associato a due viticoltori, cittadini italiani.
Tuttavia, dal 2019, sono apparse nuove contraffazioni in Europa, in particolare nei mercati svizzero e italiano. Le indagini condotte hanno dimostrato che le vecchie bottiglie false venivano ancora vendute, insieme a quelle nuove con copie delle nuove caratteristiche di sicurezza.
Le piste investigative e lo scambio di informazioni internazionali tramite Europol hanno permesso all’unità della Gendarmeria francese incaricata del caso di identificare questa nuova via di distribuzione di bottiglie false utilizzando l’identità dei domini Grand Cru.
comunicato stampa fonte Europol: https://www.europol.europa.eu/media-press/newsroom/news/wine-counterfeiters-busted-in-italy-for-selling-bottles-of-fake-wine-for-eur-15-000?mtm_campaign=newsletter