(DIRE) Roma, 14 Ott. – “Nonostante le difficoltà, il nostro Servizio Sanitario Nazionale resta ancora tra i migliori al mondo, grazie soprattutto all’eccellenza del personale sanitario. Che deve essere valorizzato, non solo economicamente, ma anche professionalmente.
Stiamo lavorando alla prossima finanziaria con l’obiettivo di finalizzare ulteriori fondi per rafforzare gli organici con nuove assunzioni e pagare meglio chi già lavora nel servizio pubblico”. Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo oggi a Roma all’apertura del 126esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia (SIC). L’evento è in corso presso l’Ergife Palace Hotel.
“Tuttavia, accanto all’aspetto economico- ha proseguito Schillaci- c’è un altro fattore che contribuisce al progressivo allontanamento da alcune specialità mediche: quello della sicurezza. Che non riguarda solo il vergognoso fenomeno delle aggressioni, ma anche la medicina difensiva: mi riferisco ai tanti, troppi contenziosi che i medici sono costretti ad affrontare a causa di denunce che nella maggior parte dei casi finiscono in nulla di fatto.
Il governo si è fatto carico immediatamente del tema della colpa medica: abbiamo prorogato per tutto il 2024 lo scudo penale; è stata istituita una commissione dal ministro Nordio che ha terminato i suoi lavori e come ministero della Salute stiamo lavorando a una revisione della disciplina per allineare l’Italia ad altri stati europei.
Vogliamo che i nostri medici lavorino in serenità, senza ledere i diritti dei cittadini”. Nel frattempo, ha ricordato il ministro, “abbiamo messo in campo misure di prevenzione e deterrenza: l’ultimo è quello dell’arresto in flagranza di reato anche differito e multe più severe per chi devasta pronto soccorso e reparti.
Prima ancora, abbiamo introdotto la procedibilità d’ufficio, inasprito le pene per chi aggredisce un operatore sanitario e aumentato i presidi di polizia negli ospedali. La realtà è che si è spezzato il rapporto di fiducia con il medico e su questo lavoriamo insieme alla categoria per favorire un cambiamento culturale. Non vogliamo arrenderci alla deriva cui abbiamo assistito”. (Com/Cds/Dire) 11:44 14-10-24