(DIRE – Notiziario settimanale Ambiente) Roma, 9 Ott. – Dalle rondini ai tassi passando per lepri, caprioli e istrici. È una fauna decisamente variegata quella che trova ospitalità al Centro recupero animali selvatici, Cras, di Rimini. Da inizio anno sono infatti stati accolti oltre 4.300 animali, di cui un migliaio di colombi, 600 tra rondini, rondoni e balestrucci, 300 piccoli mammiferi come ricci, scoiattoli e ghiri, un centinaio di grandi mammiferi come caprioli, daini, tassi, istrici e volpi. Oltre a diverse centinaia di esemplari di uccelli locali, dai gabbiani agli scriccioli. Numeri, sottolinea il Comune, che rappresentano “solo una parte del prezioso lavoro” svolto dal Cras per proteggere la fauna selvatica del territorio. E che “diventa ancora più rilevante” nella cornice della Giornata mondiale degli animali, celebrata ogni anno il 4 ottobre, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti e sul benessere degli animali.
La sede del Cras è messa a disposizione dall’amministrazione comunale, “segno di una collaborazione tra istituzioni e volontari fondamentale per portare avanti la missione per la salvaguardia della biodiversità”. Non a caso la percentuale di successo delle liberazioni è del 50%, “un dato rilevante”. Le principali cause di ingresso sono di origine antropica, come incidenti stradali, distruzione di nidi, impatti con vetrate. Pesano anche l’insorgere di malattie e il salvataggio improprio di cuccioli che, in realtà, non necessitano di aiuto. Molti piccoli caprioli e leprotti vengono infatti erroneamente portati al centro da cittadini che li trovano nascosti nell’erba, credendo che siano stati abbandonati. Tuttavia, i genitori li lasciano lì intenzionalmente, perché è il miglior camouflage da eventuali prede.
Sono tante le storie che raccontano la precisione e l’amore con cui viene trattato ogni animale, da una rondine montana, portata al centro da una coppia che l’aveva trovata ferita in montagna e reintegrata nel suo habitat naturale ai tanti pappagallini dispersi o ai cuccioli di riccio, che, nonostante speranze di recupero praticamente al lumicino, vengono salvati per poter affrontare un nuovo capitolo della loro vita. Attualmente le attività all’interno del Cras di Rimini sono divise tra due associazioni: Anpana, che si occupa dei progetti di didattica ambientale, di sensibilizzazione ai temi di protezione della fauna selvatica e dell’organizzazione di eventi; ed Atena, fondata dai volontari più esperti del Cras, che si occupa delle attività di cura. (Red/ Dire) 08:25 09-10-24