L’impegno non deve essere annunciato in quanto semplice attestazione della volontà ad agire, ma va reso concreto, per dimostrare che le parole sono importanti solo se seguite dai fatti. Proprio facendo mio questo concetto, come Consigliere Comunale, ho preferito non destinare dichiarazioni alla vicenda della scuola di Catona ma lavorare sottotraccia e proficuamente per raggiungere un obiettivo.
Oggi, finalmente, grazie alle interlocuzioni costanti e mirate con la Giunta regionale guidata dal presidente Roberto Occhiuto e grazie all’ impulso dell’assessore all’istruzione Maria Stefania Caracciolo, un passo significativo è stato cristallizzato sulla tutela del diritto allo studio per gli allievi del plesso che hanno dovuto iniziare l’anno scolastico frequentando le lezioni di pomeriggio con tutti i disagi che ne sono conseguiti. Il Ciapi, grazie alla sensibilità dei vertici regionali, è ufficialmente affidato al comune.
È un passaggio che apre quindi le porte ad una soluzione auspicata e sofferta che il Comitato Genitori ha chiesto a gran voce e in più occasioni anche essendo ricevuti da SE il Prefetto Clara Vaccaro sempre disponibile al dialogo soprattutto quando si tratta di tenere l’attenzione puntata sulla crescita didattica e personale delle generazioni più giovani. Certamente sarebbe stato meglio poter godere di un edificio scolastico a norma, come è giusto che sia, ma quantomeno i ragazzi potranno riprendere con regolarità le attività extrascolastiche e, per chi ne avesse necessità, le terapie.
Adesso il compito prioritario è quello di vigilare affinché l’amministrazione, con in testa il sindaco Giuseppe Falcomatà e l’assessore Anna Briante, avviino immediatamente l’iter propedeutico che permetta il trasferimento degli alunni nello stabile individuato. Quindi celeri lavori di adeguamento che, non essendo rilevanti, potrebbero essere portati a termine in pochissimi giorni e il trasloco di tutto ciò che bisogna allo svolgimento della didattica. Non ci sono più scuse, né altri livelli istituzionali cui addossare responsabilità.
La competenza adesso è totalmente in mano alla giunta comunale, che deve attivare gli uffici preposti in maniera solerte cosicché si diano risposte serie e risolute alle famiglie e ai piccoli che hanno già abbastanza sofferto di inadempienze di cui sono rimasti vittime incolpevoli.
Nel rinnovare i miei ringraziamenti all’esecutivo regionale, alla titolare dell’assessorato e ai genitori che hanno dimostrato fiducia organizzando le loro vite familiari diversamente, sollecito la guida della città a chiudere definitivamente e velocemente questa parentesi.
Giuseppe De Biasi