Energia. Tu rinnovabili, Confagricoltura: chiarire su agrifotovoltaico e cer

campagna, agricoltura, coltivazione

(DIRE) Roma, 1 Ott. – “In ordine allo schema di decreto apprezziamo lo sforzo ma rileviamo delle criticità. La prima criticita è il tema del riordino, non tutte le disposizioni per noi strategiche sono presenti, segnalo il tema delle Comunità energetiche rinnovabili in ambito agricolo. Il Parlamento ha definito con decreto legge 13 del 2023 (Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), ndr) una previsione specifica per le configurazioni governate da aziende agricole di cui non troviamo traccia nello schema, anche se ci sono specificità sul piano organizzativo”.

Roberta Papili, responsabile area Ambiente e agroenergia di Confagricoltura, lo dice in audizione alle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera riunite nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante disciplina in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, noto anche come Testo unico Rinnovabili.

Rispetto al fotovoltaico in ambito agricola “lo schema di decreto non va a colmare alcune lacune con riferimento alle diverse superfici che interessano le realtà agricole, come serre e coperture di fabbricati, cosi come superfici quali terreni agricoli a qualsiasi titolo”, dice Papili, “per l’agrivoltaico a valle delle limitazioni poste dal dl Agricoltura riteniamo che lo schema di decreto non vada a chiarire il perimetro dell’agrivoltaico, immaginando un’attività libera per la continuità dell’attività agricola zootecnica e una pas per altre senza continuità”.

L’agrivoltaico “per noi è una soluzione che consente all’impresa agricola di proseguire l’attività della produzione primaria e di integrarla con la produzione di energia, e non può prescindere dalla continuità dell’attività agricola”, spiega la rappresentante Confagricoltura, quindi “riteniamo che lo schema dovrebbe andare in primis a inquadrare il tema agrivoltaico per meglio indirizzare nuovi investimenti”.

Con riferimento all’allegato A, “segnaliamo alcuni punti su cui fare integrazioni come il tema delle coperture dei fabbricati e anche il fotovolatico abbinato a sistemi di autoconsumo- dice Papili- per un sistema agricolo competitivo è imprescindibile immaginare che le imprese agricole possano dotarsi per il proprio fabbisogno energetico di sistemi di autoproduzione, anche in situazioni di scarsa disponibilità di terreno”. Quindi, conclude, “per il fotovoltaico a terra riteniamo si possa fare uno sforzo in questa direzione”. (Ran/Dire) 10:44 01-10-24

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