I cittadini saranno costretti a pagare di più per un servizio inefficiente
Il recente annuncio dell’amministrazione Caminiti sull’aggiudicazione del nuovo servizio di gestione rifiuti rappresenta un tema di enorme preoccupazione per i cittadini. Già durante il Consiglio comunale, i Consiglieri di minoranza Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco avevano espresso forti riserve riguardo al bando di gara, sollevando dubbi sulla sua opportunità e, soprattutto, sul notevole aumento dei costi che ne sarebbe derivato. Oggi, dopo la pubblicazione dei dettagli del nuovo servizio, risulta ancora più evidente la gravità della situazione.
L’introduzione di questo nuovo servizio comporterà un significativo aumento dei costi per i cittadini, che si vedranno costretti a pagare somme molto più elevate rispetto al passato. A questo punto, è legittimo chiedersi se un tale incremento delle tariffe sia davvero necessario. In un momento in cui molte famiglie stanno già affrontando difficoltà economiche a causa dell’aumento del costo della vita, è inaccettabile che l’amministrazione scelga di gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini per un servizio che, ad oggi, non mostra miglioramenti tangibili rispetto alla gestione precedente.
Quello che appare ancora più preoccupante è che non ci sono garanzie di un reale miglioramento nella qualità del servizio. Se da un lato si promettono interventi di pulizia straordinaria, la realtà dei fatti racconta una storia ben diversa. Le novità introdotte, come la riduzione dei passaggi per la raccolta dell’indifferenziato e l’introduzione di cassonetti automatizzati per plastica, carta e vetro, rischiano di peggiorare il servizio piuttosto che migliorarlo. Ridurre i passaggi per l’indifferenziato in una fase in cui il problema della gestione dei rifiuti è già critico non può essere considerato un passo avanti: rischia invece di generare disagi ancora più gravi, con il rischio di accumulo di rifiuti, aumento del degrado e conseguenze negative per la salute pubblica e il decoro urbano.
L’aumento dei costi è dunque doppio: non solo si chiederà ai cittadini di pagare di più, ma si offre in cambio un servizio che potrebbe essere addirittura meno efficiente. Questo non è solo un problema economico, ma anche di equità e trasparenza. Invece di affrontare le criticità strutturali emerse nella gestione precedente, l’amministrazione ha deciso di puntare su un nuovo progetto, mascherando con un’operazione di facciata quella che è una vera e propria incapacità di migliorare il servizio.
A ciò si aggiunge un ulteriore punto critico: l’amministrazione ha parlato di un “progetto su misura”, fatto su “misura” per le esigenze del territorio. Tuttavia, questa espressione sembra essere più che altro uno slogan. Nella pratica, il nuovo piano non risponde alle necessità dei cittadini. In molte aree, dove già il servizio ha mostrato gravi carenze, la riduzione della frequenza della raccolta rischia di peggiorare la situazione. Il costo aggiuntivo che i cittadini dovranno sostenere non si tradurrà in un miglioramento, ma in un servizio potenzialmente ancora più caotico e disorganizzato.
In questo contesto, è cruciale che i cittadini siano consapevoli delle reali conseguenze di queste scelte amministrative. Il nuovo servizio non risolverà i problemi che hanno afflitto il sistema di gestione dei rifiuti negli ultimi anni. Al contrario, l’onerosità del progetto ricadrà interamente sulla comunità, che si troverà a pagare somme ingenti per un servizio che non soddisfa le aspettative né risponde alle esigenze reali del territorio. Inoltre, manca una visione chiara su come verranno affrontati e risolti i problemi strutturali che hanno reso inefficiente la gestione dei rifiuti in passato.
In sintesi, l’amministrazione Caminiti ha scelto di nascondere la propria inefficienza dietro a un nuovo contratto, che si rivela molto più oneroso del precedente e che, di fatto, non introduce le innovazioni necessarie per migliorare davvero il servizio. Il risultato? I cittadini si troveranno a pagare molto di più per un servizio che rischia di essere addirittura peggiore. È fondamentale che la comunità sia informata su questa situazione e che venga chiesta maggiore trasparenza e responsabilità all’amministrazione comunale.
Il messaggio è chiaro: non è accettabile aumentare i costi del servizio senza prima dimostrare di essere capaci di fornire una gestione più efficiente e adeguata alle esigenze del territorio. Le famiglie, già in difficoltà economiche, non possono essere ulteriormente appesantite da un progetto che appare tanto costoso quanto inadeguato. I cittadini meritano di più e, soprattutto, meritano chiarezza su come vengono spesi i loro soldi.
comunicato stampa – I Consiglieri comunali di minoranza di Villa San Giovanni
Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco