Europee. Piattaforme online riferiscono su lotta disinformazione

Commissione: pubblicate relazioni Google, Meta, Microsoft e TikTok

(DIRE) Roma, 24 Set. – Oggi le principali piattaforme online e i firmatari del codice di buone pratiche sulla disinformazione, tra cui Google, Meta, Microsoft e TikTok, hanno pubblicato la quarta serie di relazioni su quanto intrapreso per combattere la diffusione della disinformazione online, con particolare attenzione alle elezioni europee tenutesi a giugno. Lo riferisce la Commissione in una nota. Disponibili sul sito del Centro per la trasparenza, le relazioni contengono informazioni sulla cooperazione tra i firmatari per proteggere l’integrità delle elezioni europee e sull’esperienza avuta con il sistema di risposta rapida del codice. Le relazioni sono accompagnate da una serie di indicatori strutturali che forniscono indicazioni sulla diffusione della disinformazione online e sul relativo coinvolgimento degli utenti durante il periodo elettorale, indicatori misurati in quattro Paesi dell’Ue. I firmatari indicano inoltre le misure adottate per fornire garanzie contro la creazione e la diffusione di disinformazione mediante l’intelligenza artificiale generativa (Ia). Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale e la concorrenza, ha dichiarato: “Il regolamento sui servizi digitali e le misure specifiche previste dal codice costituiscono un quadro solido per proteggere l’integrità delle elezioni. Ciò crea un ambiente digitale in cui norme applicabili garantiscono che gli europei siano meglio protetti dalla minaccia della disinformazione”.

Vera Jourova, vicepresidente per i Valori e la trasparenza, ha dichiarato: “Questa cooperazione dimostra che il codice rappresenta uno strumento efficiente che riunisce piattaforme online, società civile e verificatori di fatti. Rafforzando le nostre difese contro la disinformazione e dotando i cittadini delle competenze necessarie per valutare le informazioni in modo critico, rafforziamo le fondamenta stesse della democrazia. Ciò sarà fondamentale per l’istituzione di uno scudo europeo per la democrazia. Mi aspetto inoltre che i firmatari del codice procedano rapidamente a convertirlo in codice di condotta a norma del regolamento sui servizi digitali”. Nel marzo 2024, prosegue la Commissione nella nota, i firmatari hanno riferito in merito alle misure che intendevano mettere in atto per proteggere l’integrità delle elezioni europee. Nelle relazioni pubblicate oggi, le piattaforme forniscono dati sull’attuazione di tali misure, ad esempio sulla portata delle loro attività di alfabetizzazione mediatica o sul modo in cui hanno promosso informazioni affidabili sul processo elettorale. La prossima serie di relazioni è prevista per la primavera del 2025. Nei suoi orientamenti politici la presidente von der Leyen ha dichiarato che proporrà un nuovo scudo europeo per la democrazia volto a contrastare la manipolazione delle informazioni e le ingerenze online da parte di attori stranieri, con l’obiettivo di migliorare la conoscenza della situazione, individuando, analizzando e contrastando proattivamente la disinformazione e la manipolazione delle informazioni. (Com/Alf/Dire) 16:47 24-09-24

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