La ministra: è raddoppiato, ora serve anche più personale
(DIRE) Bologna, 31 Ago. – Con l’apertura del secondo piano, la situazione al carcere minorile del Pratello di Bologna “è più complessa” di prima, perché “è quasi raddoppiato il numero dei minori detenuti”. Di conseguenza “sarà necessario aumentare anche il numero di agenti, di educatori e mediatori culturali”. A dirlo è la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, che oggi pomeriggio ha fatto visita alla struttura. Il carcere minorile di Bologna “ha bisogno di essere supportato”, conferma Bernini, incontrando la stampa al termine della visita. Ad esempio, occorre “far crescere la collaborazione tra tutti le figure che ci lavorano- spiega la ministra- non deve essere un mondo isolato, che soffre, ma un mondo che sia in grado di dare una prospettiva di vita a questi ragazzi”. Bernini riferisce di aver incontrato i minori detenuti e di essere rimasta “molto colpita” dal dialogo con loro. Uno di loro, che sta per uscire, le ha chiesto se crede nella giustizia. “Gli ho risposto che anche la giustizia è fallibile- riferisce Bernini- che anche la giustizia sbaglia. Ma sbagliare è importante perché se si comprende la portata dello sbaglio, l’errore può essere un nuovo inizio”. Detto questo, per la ministra “bisogna certamente aumentare l’edilizia carceraria e le misure sostitutive al carcere. Su questo FI, insieme ai Radicali, è in piena attività legislativa. Chi è qua dentro deve sapere che un futuro esiste, con prospettive di formazione e di formazione tecnica. Credo molto nel recupero, sopratutto di chi ha commesso errori da giovane e ha il diritto di riprovarci”.
Per Bernini è poi necessario coordinare meglio i rapporti tra il carcere minorile, gli istituti psichiatrici e le comunità di recupero per tossicodipendenti. Infine, anche sulle attività per i ragazzi “si può fare di più”. Ad esempio “si può fare una giornata dedicata alla musica”. Ma il problema, sostiene Bernini, non è legato tanto alla mancanza di spazi bensì alla durata della detenzione dei minori. Il prossimo 27 settembre tra l’altro riaprirà la Brigata del Pratello, l’osteria gestita dai giovani detenuti del carcere minorile di Bologna. In definitiva, assicura Bernini, “vogliamo accendere un riflettore costruttivo sul carcere, non critico. Siamo in linea col lavoro del Governo, però vogliamo che il dentro sia visibile da fuori”. Il decreto Caivano, aggiunge poi la ministra, in risposta anche alle critiche sollevate dai Radicali nei giornis scorsi, “ha evidenziato un problema che va risolto, non serve mettere la polvere sotto il tappeto. I minori non accompagnati ad esempio sono un problema che va affrontato e gestito. Le soluzioni possono essere anche altre, tutto è migliorabile. Ma non si può far finta di non vedere”, conclude Bernini. (San/ Dire) 18:30 31-08-24