La Varia di Palmi è molto più di una semplice festa religiosa. È un’esperienza unica, un connubio tra fede, arte, tradizione e folclore che da secoli affascina e unisce un’intera comunità.
Anche quest’anno nonostante le notevoli difficoltà organizzative (l’evento fa convergere nella cittadina della tirrenica reggina fedeli e curiosi non solo dal comprensorio ma dalle altre provincie calabresi) la Varia di Palmi è stato un successo.
Celebrata in onore di Maria Santissima della Sacra Lettera, patrona della città, questa manifestazione è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, a testimonianza del suo inestimabile valore culturale.
Un capolavoro di ingegno e fede
Al centro della Varia c’è un’imponente struttura a forma di cono, alta oltre 16 metri, che rappresenta l’assunzione della Vergine Maria in cielo.
Questa maestosa opera viene trasportata a spalla da circa 200 portatori, chiamati “mbuttaturi”, in un crescendo di emozione e fatica che culmina in un momento di intensa spiritualità.
Sulla Varia trovano posto numerose figure, tra cui la Madonna, il Padreterno, gli Apostoli e gli angeli, che sembrano quasi librarsi nel cielo.
Un rito antico e coinvolgente
Le origini della Varia di Palmi si perdono nella notte dei tempi, ma si ritiene che la tradizione abbia radici molto antiche, legate a riti pagani che celebravano la fertilità della terra e il culto della divinità femminile.
Nel corso dei secoli, la Varia si è arricchita di significati religiosi, diventando un simbolo di fede e speranza per l’intera comunità.
La Varia di Palmi non è solo una celebrazione religiosa, ma un evento che coinvolge l’intera città. Per mesi, gli abitanti si dedicano alla costruzione della Varia e alla preparazione delle diverse fasi della processione.
La festa è accompagnata da una serie di eventi collaterali, tra cui concerti, sfilate e degustazioni di prodotti tipici, che animano le strade del paese per giorni.
ph – Giuseppe Andidero
AI