Comando Provinciale di Frosinone – Gallinaro (Fr), 26/08/2024 14:37
Una persona che, in grave difficoltà, aveva minacciato il suicidio. È successo a Gallinaro. A segnalare il pericolo al 112 un Assistente Capo della Polizia di Stato, conoscente dell’uomo, che da alcuni contatti telefonici ne aveva percepito le intenzioni. Immediatamente si sono portati sul posto i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del NORM di Sora come anche i militari della Stazione Carabinieri di San Donato Val di Comino chiamati. In particolare, oltre alla pattuglia di pronto intervento giunta da Sora, è intervenuto un sottufficiale dei Carabinieri di San Donato che, abitando in Caserma, è stato prontamente reperito e si è affrettato a raggiungere il posto.
All’arrivo i sanitari del 118 di Atina hanno segnalato di non essere in condizioni di intervenire poiché l’uomo, un 46enne del luogo, si era barricato nella sua abitazione ed aveva minacciato di farla finita se chiunque avesse provato ad entrare. “Giovanni” (nome di fantasia) aveva mostrato loro un coltello, puntandoselo alla gola. I Carabinieri hanno fatto un giro di ispezione dell’abitazione ed hanno individuato un possibile punto di accesso.
Il Brigadiere della Stazione che, presente sul territorio conosceva “Giovanni” e ne sapeva i trascorsi particolarmente dolorosi e segnanti, si è avvicinato a casa mettendosi in maniera da potere farsi sentire ed ha iniziato a parlargli. Anche “Giovanni” lo conosceva bene, più volte ci sono state circostanze in cui il Carabiniere e il 46enne, nato in provincia di Udine, si erano incontrati e confrontati, più volte avevano parlato delle difficili prove che la vita lo aveva obbligato a sopportare. Ciononostante “Giovanni” è stato perentorio, non voleva che il Carabiniere entrasse: “Dona’, no, proprio tu no!
Non deve entrare nessuno, te ne devi andare, lasciami stare, non ce la faccio più”, più o meno letteralmente queste le frasi che l’uomo ripeteva continuamente al Brigadiere, palesando la sua disperazione, mentre questi tentava da un lato in tutti i modi di dissuaderlo dal fare sciocchezze, ricordandogli dei tanti momenti in cui si erano parlati e di come già tante volte si era dimostrato forte ed in grado di affrontare le difficoltà, dall’altro di consentire ai colleghi dell’Aliquota Radiomobile di raggiungerlo per evitare il peggio.
Così, mentre il dialogo tra i due, in maniera altalenante, andava avanti, i Carabinieri della pattuglia di Sora sono riusciti ad entrare nell’abitazione forzando una porta-finestra posta lateralmente all’immobile e che dava accesso ad una parte della casa utilizzata come ripostiglio. Da lì, sono arrivati a ridosso dell’uomo che, appena si è accorto della loro presenza, ha minacciato ancora di farsi del male.
In quel momento, utilizzando come deterrente il Taser in dotazione, informandolo che se i militari lo avessero utilizzato lui non sarebbe comunque stato in grado di muoversi e fare nulla, oltre a provare un grande dolore, e con le esortazioni che dall’esterno arrivavano dal Brigadiere, dopo alcuni attimi di altissima tensione “Giovanni” ha desistito e si è accasciato a terra, soccorso prima dai Carabinieri che erano in casa e poi dal personale del 118 che sono riusciti finalmente a poterlo avvicinare. Grazie all’intervento dei sanitari, è stato accompagnato a Cassino dove è stato ricoverato presso l’S.P.D.C. dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino.
comunicato stampa – fonte: https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/informazioni/comunicati-stampa/barricato-in-casa-minaccia-di-suicidarsi