Scuola. Concorso PNRR congela 30.000 prof idonei, Emilia-Romagna guida protesta

Flash mob il 30 Agosto a Bologna e altre 9 Regioni. ‘Qui 600 out alla primaria’

(DIRE) Bologna, 21 ago. – Un concorso che doveva tenersi nel 2020, rinviato al 2022 per la pandemia, che ha prodotto 609 idonei, ora al palo, solo in Emilia-Romagna e solo alle scuole primarie. Ma l’agognata immissione in ruolo congelata (fino ad almeno tutto il 2025) dai concorsi Pnrr i cui vincitori hanno la priorità. E’ la vicenda paradossale che riguarda migliaia di aspiranti docenti della scuola in tutta Italia. Una doccia fredda che quest’estate ha spinto gli insegnanti a costituirsi in un coordinamento informale, #idoneiGM2020. Particolarmente agguerriti i precari dell’Emilia-Romagna, che hanno già indetto un flash mob per venerdì 30 agosto alle 11 sotto la sede dell’Ufficio scolastico regionale a Bologna. “Saremo centinaia”, promette parlando alla ‘Dire’ la portavoce del coordinamento Claudia Calderoni, precaria di scuola primaria a Comacchio, nel ferrarese. “Chiederemo di essere ricevuti dal dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Bruno Di Palma- a cui consegneremo una lettera”. Calderoni e colleghi hanno consultato per tutta l’estate le comunicazioni del ministro Giuseppe Valditara, da cui risulta un fabbisogno reale nazionale di insegnanti- dalla materna alla secondaria di secondo grado- di 62.393 assunzioni. I posti concessi dal Mef sono stati 45.124. “Questi 17.269 posti mancanti resteranno congelati in vista dei futuri concorsi Pnrr per i quali ancora non c’è un bando”, spiegano gli idonei in comunicazioni ai sindacati e sulla pagina Facebook “Professione insegnante”. “Un esercito di supplenti salirà in cattedra a settembre, mentre 30.000 insegnanti pronti all’uso già inseriti nella Graduatoria di merito 2020 per aver superato i concorsi altamente selettivi, indetti coi decreti ministeriali 498/2020 e 499/2020” dovranno aspettare. Calderoni aggiunge che il ministro ha promesso un contingente di assunzioni-tampone, aggiuntive rispetto ai concorsi Pnrr, di altre 5.000 unità, da avviare al lavoro entro il 31 dicembre di quest’anno. Per l’insegnante ce n’è abbastanza per parlare di situazione “assurda, con tanti saluti alla continuità didattica, grazie alle immissioni ad anno scolastico iniziato che costringeranno a lasciare cattedre e a subentrare altrove durante lo svolgimento dei programmi”.

Mentre molte regioni devono ancora partire con i concorsi Pnrr, in Emilia Romagna il primo si è già tenuto: sempre con riferimento alla scuola primaria, le assunzioni fruttate sono state 179 (di cui 169 Pnrr e 10 dallo scorrimento di una vecchia graduatoria Gae) a fronte di una disponibilità di posti di 520 unità. “Nella nostra regione- interviene ancora Calderoni- alla primaria ne servirebbero almeno altri 340. A parte il precariato che si produce, in quanti anni assumeranno noi?”. La protesta del 30 agosto a Bologna, fa sapere Calderoni, sarà coordinata in contemporanea con altre nove regioni, tra cui Sardegna, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Toscana, Lazio, Liguria e Piemonte. “Ci chiediamo come mai un ministro della Repubblica Italiana (nella fattispecie Giuseppe Valditara)- afferma il coordinamento #idoneiGM2020- si arroghi il diritto di violare palesemente l’articolo 4 comma 1 della Costituzione” che “riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. L’Europa ha elargito denaro all’Italia con l’intento di porre fine al precariato (già in passato il nostro Paese è stato sanzionato per aver violato la Direttiva 1999/70/CE). Ma in Italia i ‘precari’ sono una risorsa da spremere anche per decenni (altro che 36 mesi)”.

“Oltre a calpestare il nostro diritto alla stabilità lavorativa- continua il coordinamento- il nostro caro ministro è intenzionato a bandire un nuovo concorso Pnrr già in autunno, quando non sono neppure terminate le prove orali in tutte le regioni? Una corsa priva di qualsiasi logica, che porta ogni Regione a muoversi autonomamente disgregando il principio dell’istruzione unitaria a livello nazionale. Non potete cancellarci: siamo docenti precari e abbiamo superato un concorso. Siamo meritevoli di essere stabilizzati e non ci arrenderemo fino a quando non sarà garantito il ruolo all’ultimo collega”. (Mas/ Dire) 18:14 21-08-24

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