Sono 280 gli operatori umanitari uccisi in 33 zone calde del mondo durante il 2023 secondo un report delle Nazioni Unite. Il triste record che ha fatto segnare un + 137% rispetto al 2022, rischia di essere superato nell’anno in corso a causa dei due conflitti scoppiati uno in Europa (Ucraina-Russia) e l’altro in Medio Oriente (Israele-Hamas), è proprio quest’ultimo che ha il più alto tasso di mortalità di operatori umanitari registrato dall’OCHA, l’ufficio umanitario dell’ONU, a causa dei numerosi raid aerei dell’IDF, spesso in zone in cui i terroristi si facevano “scudo” con i civili.
Fabrizio Pace