“Il match non era ad armi pari. Non sono d’accordo con la scelta del CIO, ma da anni, quando nel 2021 il CIO cambiò il regolamento su questa materia noi presentammo una mozione per segnalare le conseguenze che poteva avere”.
Così Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio italiano, sul caso Khelif, l’atleta algerina contro cui avrebbe dovuto combattere l’Azzurra Angela Carini, ritiratasi in quanto resasi conto che il match non sarebbe stato “alla pari” probabilmente a causa dei “chiacchierati” valori ormonali dell’avversaria. Una scelta sicuramente dolorosa e che farà discutere relativamente ad un problema che non è stato valutato uniformemente nelle competizioni internazionali.
L’aspetto in Senato per abbracciarla”. Così anche il Presidente del Senato Ignazio La Russa in relazione a quanto accaduto alle Olimpiadi di Parigi 2024, che avevano fatto discutere il giorno dell'”inaugurazione”.
Noi crediamo che lo sport sia un valore assoluto ed universale che appartiene a tutti in egual misura. “Trascinarlo” come sta avvenendo dal primo giorno di queste Olimpiadi in scontri sociali per combattere battaglie di pochi non potrà che creare ulteriori tipi di discriminazioni… Brutta pagina per il Comitato Internazionale Olimpico (CIO).
Fabrizio Pace