DL Materie Prime. FdI: ok emendamento per recupero materie prime da pannelli fotovoltaici

(DIRE) Roma, 30 Lug. – “I soggetti responsabili che vorranno aderire ai sistemi collettivi per lo smaltimento dei propri pannelli fotovoltaici giunti a fine vita potranno farlo senza limiti temporali: fino al prossimo 31 dicembre potranno iscriversi in ogni momento, a partire dal primo gennaio 2025 spetterà al Gestore dei servizi energetici individuare due finestre temporali annuali per gestire la scelta di fruire di un Consorzio riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente. Lo prevede un emendamento approvato oggi dall’Aula della Camera al decreto legge cosiddetto “terre rare”, che cancella di fatto i termini – scaduti il 30 giugno scorso – per i gestori degli impianti fotovoltaici incentivati che intendono affidare a un sistema collettivo lo smaltimento e il recupero dei moduli obsoleti, in alternativa alla trattenuta sugli incentivi previsti dai Conti Energia che si sono via via susseguiti, operata da GSE.

“Si tratta di un risultato importantissimo per la corretta gestione del fine vita dei circa 84 milioni di moduli fotovoltaici per i quali lo Stato ha versato nel corso degli anni, con i Conti Energia da I a V, importanti incentivi e sul cui corretto recupero è necessario compiere ogni sforzo legislativo, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica’, ha commentato l’Onorevole Daniela Dondi di Fratelli d’Italia, firmataria della modifica insieme al collega Onorevole Umberto Maerna. “Sappiamo – ha proseguito – che dai pannelli solari è recuperabile praticamente il 100 percento dei materiali di cui sono composti: questo vuol dire che i moduli avviati a riciclo saranno in grado di restituire, per un futuro riutilizzo, vetro ad alta trasparenza, alluminio, silicio e rame, contribuendo in maniera significativa all’indipendenza dell’Italia dall’approvvigionamento di materie prime da Paesi esteri. “Siamo orgogliosi di questo risultato”, ha affermato Onorevole Riccardo Zucconi, responsabile Energia FdI, “che premia il lavoro di squadra fatto con il Ministero dell’Ambiente e con il GSE, al quale spetteranno i compiti di vigilanza e controllo sulle attività svolte dai Consorzi riconosciuti idonei.

Era imprescindibile consentire ai gestori degli impianti la possibilità di scegliere se aderire a un sistema collettivo o rimanere nel regime di trattenuta: con l’approvazione di questo emendamento non vi sarà più alcun limite temporale, ma solo due ‘finestre’ annuali che consentiranno al GSE una corretta e razionale pianificazione degli adempimenti”. Soddisfatto anche il capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti. “Con questa modifica il decreto legge si arricchisce di una parte molto importante: oltre a quanto previsto in termini di estrazione di materie prime, se ne recuperano in quantità molto importanti da prodotti giunti a fine vita, centrando così uno degli obiettivi dell’economia circolare”. (Com/Enu/ Dire) 18:23 30-07-24

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