(DIRE) Roma, 21 Lug. – “Sono molto d’accordo con il collega ministro Valditara e con la sentenza che ha condannato a concorrere al risarcimento di una ragazza violentata i genitori dell’allora sedicenne compagno di scuola autore della violenza. C’è infatti un’evidente crisi educativa e un problema di responsabilità che deve essere sollecitata, promossa, aiutata. Giusto quindi ricordare ai genitori che il danno compiuto dai figli minorenni è anche responsabilità loro”. Così su Facebook li ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella.
“Per tanto tempo, e per ragioni essenzialmente ideologiche – aggiunge il ministro – si è andata affermando l’idea che il ruolo educativo della famiglia potesse essere sostituito: dalla scuola, dal gruppo dei coetanei, dalle leggi, dal sociale. Non è così. Tutte queste realtà sono importanti, ma nulla potrà mai sostituire la famiglia nell’educazione dei ragazzi, che è fatta di protezione ma anche di responsabilità, di insegnamento ma anche di esempio, di affetto e apprendimento dei diritti ma anche di trasmissione di doveri e cultura del rispetto.
Questo vale in modo particolare per la violenza contro le donne: nulla potrà mai rimpiazzare quella relazione originaria dalla quale i minori imparano a vivere e a stare con gli altri, ad accogliere ogni diversità e ad avere rapporti con le donne maturati nel rispetto.
Le leggi possono accompagnare tutto questo, e noi lo abbiamo fatto ad esempio con il decreto Caivano, che ha inasprito le sanzioni per i genitori che non mandano i figli a scuola e ha promosso l’utilizzo del parental control per monitorare l’attività dei minori su internet. Ma non tutto si può fare con la legge. Oggi dobbiamo affrontare il vero nodo della crisi educativa: la responsabilità delle famiglie, il ruolo insostituibile dei genitori” (Mar/ Dire) 15:01 21-07-24