Libano. AVSI: raid quotidiani di Israele, sosteniamo famiglie

60 scuole costrette a corsi da remoto, offriamo doposcuola e recupero

(DIRE) Roma, 20 Lug. – Come si apprende dalla stampa e dai social media, tra Libano e Israele è escalation di scontri. Così avverte in una nota la Fondazione Avsi. Da mesi, scrive l’organizzazione, nel sud del Libano, nel distretto di Marjayoun, si registrano attacchi ogni giorno: ad oggi si contano 96.829 sfollati e 435 vittime di cui almeno 97 civili. Chi sta pagando il prezzo più alto di questa crisi sono i bambini, circa 60 scuole offrono attività solamente da remoto e il Ministero dell’Istruzione si sta preparando ad avviare la didattica a distanza anche per il prossimo anno scolastico. Molti dei genitori hanno dovuto lasciare la loro casa, altri hanno perso il lavoro e non sanno più come sfamare e mantenere la propria famiglia.

Avsi fa sapere di essere rimasta accanto alle famiglie siriane e libanesi che vivono nella piana di Marjayoun che stanno affrontando questa situazione di grande incertezza sul futuro e, di conseguenza, di sofferenza emotiva e psicologica. L’organizzazione ha quindi avviato delle attività per dare un sostegno ulteriore ai bambini e ai loro genitori per affrontare economicamente e psicologicamente questa nuova crisi. In particolare, si offrono doposcuola e corsi di recupero per i bambini che stanno faticando a seguire la didattica a distanza; accompagnamento psicosociale per minori, genitori e insegnanti; sostegno finanziario per permettere alle famiglie più vulnerabili di acquistare cibo e generi di prima necessità, e per affrontare spese mediche. (Com/Alf/Dire) 16:16 20-07-24

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