Disturbi mentali, nel Lazio ne soffrono 1,5 mln di persone. La depressione è più diffusa

 (DIRE – Notiziario settimanale Sanità) Roma, 16 Lug. – Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, nel Lazio sono 1,5 milioni le persone che soffrono di disturbi mentali (27,1% della popolazione) e fra questi, il disturbo depressivo maggiore rappresenta una delle principali problematiche, con 20mila nuove diagnosi rilevate solo nel 2021 dall’ISTAT. Nonostante l’attuale situazione di emergenza e al fronte di dati allarmanti, il nostro Paese si posiziona agli ultimi posti in Europa per risorse economiche allocate per la salute mentale, con un finanziamento che si attesta circa al 3,4% del Fondo Sanitario Nazionale, contro il 10% di altri Paesi ad alto reddito (es. UK, Germania e Francia).

Su scala regionale, secondo una rielaborazione dei dati della Società Italiana di epidemiologia pediatrica e i dati del ministero della Salute 2021, la Regione Lazio si posiziona al di sotto della media italiana, destinando alla salute mentale solo il 2,7% del Fondo Sanitario Regionale. I dati sono emersi a Roma in occasione dell’ultimo appuntamento della ‘Johnson & Johnson Week: Insieme verso la medicina del futuro’, la settimana organizzata da Johnson & Johnson dall’8 al 12 luglio, in cui si sono tenuti incontri con clinici, associazioni pazienti, istituzioni, università e centri di ricerca per rispondere insieme alle sfide della salute di oggi e di domani.

L’evento di oggi, dal titolo ‘La Salute Mentale: una sfida per la Regione Lazio’, si è svolto presso la Sala Tevere della Regione Lazio. “Alla luce di questi dati- hanno fatto sapere gli esperti- è di cruciale importanza promuovere la conoscenza dei disturbi mentali, ridurre lo stigma sociale verso le persone che ne sono affette e favorire una corretta e tempestiva presa in carico del paziente, per migliorare il benessere delle persone e mitigare gli impatti sociali ed economici correlati alla patologia”. DISTURBI MENTALI, DA ESPERTI LAZIO 6 PROPOSTE SU GESTIONE PAZIENTI –

Un tavolo istituzionale regionale, il rilancio della medicina territoriale e percorsi dedicati alle persone con disturbi mentali (1,5 milioni) nel Lazio. Sono alcune delle proposte avanzate dagli esperti del territorio per migliorare la gestione e la presa in carico dei pazienti, presentate a Roma in occasione dell’ultimo appuntamento della ‘Johnson & Johnson Week: Insieme verso la medicina del futuro’, la settimana organizzata da Johnson & Johnson dall’8 al 12 luglio, in cui si sono tenuti incontri con clinici, associazioni pazienti, istituzioni, università e centri di ricerca per rispondere insieme alle sfide della salute di oggi e di domani. In particolare, l’evento dal titolo ‘La Salute Mentale: una sfida per la Regione Lazio’ si è svolto presso la Sala Tevere della Regione Lazio.

Sei, in particolare, le proposte individuate dagli attori del sistema salute Lazio: 1) Un tavolo istituzionale regionale che affronti i temi di tipo organizzativo e gestionale in materia di salute mentale, includendo tutti gli attori del sistema salute, tra cui le associazioni di pazienti e di caregiver; 2) Campagne di informazione e iniziative di sensibilizzazione per combattere i pregiudizi e le discriminazioni; 3) Rilancio della medicina territoriale e di prossimità attraverso l’adozione di nuovi modelli organizzativi che prevedano anche l’integrazione costante di figure professionali come lo psichiatra; 4) Definizione e sviluppo di PDTA regionali per le patologie psichiatriche a maggior carico assistenziale; 5) Promozione della continuità terapeutico-assistenziale attraverso l’adozione della telemedicina, come strumento in grado di garantire un adeguato supporto e follow-up ai pazienti, anche dopo le dimissioni; 6) Implementazione di corsi di aggiornamento nell’ambito dei percorsi formativi del personale sanitario per favorire l’appropriatezza della diagnosi, la tempestività dell’intervento e modelli di cura personalizzati. (Red/ Dire) 08:13 16-07-24

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