Aspettando Trump. Troppo facile ridere di Biden …

E’ troppo facile in questo periodo attaccare “nonno” Joe Biden. Quello che per molti americani è il peggior Presidente degli USA che ci sia mai stato incappa ogni giorno in una gaffe dopo l’altra. Dal triste faccia a faccia elettorale in tv contro Donald Trump (dal quale il Tycoon è sembrato Winston Churchill) al momento in cui si autodichiarato donna di colore, a ieri in cui, durante il vertice NATO, ha chiamato Zelensky, Putin e la sua vice Kamala Harris, Trump.

Ma questa è solo la punta dell’iceberg di frasi ed azioni senza senso compiuta davanti alle telecamere o ai microfoni di un Biden, pensate quante saranno quelle lontane dai media.  Il Presidente USA sembra sempre più spaesato ma una cosa invece la ha chiarissima che non vuole “mollare” la corsa per un’eventuale rielezione alla Casa Bianca.

foto di GNS

“Ho battuto Trump una volta e lo farò ancora: sono qui per finire il lavoro” ha dichiarato appena qualche ora fa. Imbarazzante anche per molti dei suoi sostenitori che gli chiedono di farsi da parte ma il nucleo storico dei Democratici americani continua inspiegabilmente, almeno in apparenza, a sostenerlo.

Dopo queste debacle spesso in diretta su media internazionali e poi virali sui vari social network, il resto del mondo si interroga da un po’ su: Chi comanda in realtà la prima potenza militare del Pianeta?  Quale Lobby?

Sembra palese ormai che Biden abbia momenti di confusione sempre più frequenti. La risposta probabilmente la si trova nei file pubblicati ed in quelli mai riusciti a pubblicare da Wikileaks, azione che è costata anni di prigionia e vicissitudini incredibili al suo fondatore.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.