Il processo di rientro dei prezzi si stabilizza ma restano alcune tensioni sugli energetici. Il dato odierno sulla dinamica dei prezzi di giugno diffuso da Istat se conferma, infatti, da un lato la fase di disinflazione che stiamo attraversando – anche se da due mesi la situazione è diventata statica – dall’altro continua invece a sottolineare il permanere di alcune tensioni, per quanto lievi, sul fronte energetico su cui è necessario mantenere un adeguato livello di guardia per evitare di essere colti alla sprovvista.
Così l’Ufficio economico Confesercenti in una nota.
Il processo di riduzione dei prezzi dei beni energetici appare, dunque, lungo e sicuramente non si ritornerà ai livelli di due-tre anni fa. Per quanto riguarda le altre voci – sia beni che servizi – queste appaiono invece sostanzialmente in linea con le aspettative e, per ora, non si attendono sorprese, con il tasso d’inflazione che quest’anno dovrebbe attestarsi sotto il fatidico 2%.
La fase di normalizzazione dell’inflazione può dirsi compiuta e questa, se manterrà la direzione di marcia tracciata stabile – unitamente ad un ritmo di riduzione dei tassi di interesse auspicabilmente meno lento da parte della BCE – potrà portare benefici ai redditi delle famiglie che hanno sofferto, negli ultimi due anni di corsa ad alta velocità dei prezzi, di una rilevante perdita del loro potere d’acquisto, recuperando capacità di spesa per rafforzare la domanda interna e dunque la ripresa dell’economia.
comunicato stampa – Confesercenti