(DIRE) Bologna, 27 giu. – Il comparto del Biologico sud coreano rappresenta un mercato cui guardare con grande attenzione viste le buone prospettive che riguardano le referenze Bio di origine italiana, con il 41% dei consumatori che si dichiara intenzionato ad aumentarne il consumo nei prossimi 2-3 anni. Inoltre, il 68% degli intervistati si dichiara soddisfatto della qualità dei prodotti made in Italy e un ulteriore 53% valuta positivamente la presenza e la varietà dei nostri prodotti presso la ristorazione locale.
Queste alcune delle evidenze emerse dalla survey originale sui consumatori della Corea del Sud presentata in occasione del forum ITA.BIO, la piattaforma online di dati e informazioni per l’internazionalizzazione del biologico Made in Italy curata da Nomisma e promossa da Ice Agenzia e FederBio. In Corea del Sud il settore Bio è in crescita: tra 2022 e 2017 le superfici coltivate a biologico sono aumentate del +91% per rispondere alle esigenze di un mercato vivace, che nel retail ha fatto registrare vendite nell’ordine dei 485 milioni di euro.
Con una pesa pro-capite pari a 9,3 euro a persona il biologico interessa soprattutto un target specifico di popolazione (famiglie con bambini, giovani under 27, persone con redditi e titoli di studio alti e uno stile di vita sostenibile). ‘Una crescita che sottende enormi potenzialità, trainata da una crescente attenzione al salutismo incentivata anche da azioni e iniziative del governo’, dice Nomisma. I trend salutistici e una maggiore attenzione all’ambiente sono i fattori chiave che indirizzano la scelta dei prodotti Bio da parte dei consumatori sud coreani: 1 su 4 sceglie i prodotti alimentari da mettere nel carrello in base al loro effetto su salute e ambiente e complessivamente l’11% fa la spesa guardando al marchio. (Red/ Dire) 03:08 27-06-24