Le precisazioni dell’INPS, in merito alla stabilità dei conti dell’Istituto sono importanti. L’UGL sostiene la necessità di una riforma del sistema previdenziale che tuteli i diritti acquisiti dei lavoratori e favorisca la coesione e la pace sociale, elementi essenziali per la coesione del Paese. La proposta dell’UGL è Quota 41, ovvero la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. È necessario, quindi, promuovere la flessibilità in uscita e garantire ai giovani l’accesso al mondo del lavoro incentivando il turnover generazionale. L’UGL è pronta a collaborare con il Governo e le parti sociali per discutere una riforma fondamentale per i lavoratori.
Allarmano, peraltro, i dati Ocse che fotografano un tasso di fecondità in Italia pari a 1,2 figli per donna nel 2023, tra i più bassi d’Europa. Occorre, pertanto, invertire la rotta rispetto alle politiche del passato fondate sull’austerity rafforzando il potere d’acquisto delle famiglie e incentivando la natalità per contrastare l’inverno demografico e garantire la sostenibilità a lungo termine del nostro sistema previdenziale”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl, in merito alle precisazioni dell’INPS a seguito dell’audizione parlamentare del Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INPS, Roberto Ghiselli.