Città della Pieve (Pg). Cacciava ma risultava al lavoro: i Carabinieri Forestali contestano la truffa aggravata per 30 giornate di caccia irregolari

Comando Carabinieri per la Tutela Forestale Perugia – Città della Pieve (Pg), 20/06/2024 08:50

Consigliere comunale di un comune dell’area del Trasimeno, sia nella decorsa legislatura sia neoeletto all’ultima tornata elettorale, è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per truffa aggravata a carico dell’Azienda dove presta lavoro, dell’ I.N.P.S. e dell’I.N.A.I.L.

Durante accertamenti volti alla definizione di una precedente segnalazione all’Autorità Giudiziaria e alla Prefettura di Perugia, i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Città della Pieve hanno riscontrato numerosi presunti reati. Incrociando minuziosamente i dati delle timbrature badge nella sede di lavoro, i certificati medici per le numerose assenze e infortuni accorsi sul lavoro con i verbali di caccia al cinghiale della squadra a cui il consigliere comunale appartiene, sono emersi casi di contestuale presenza sul posto di lavoro e sulle battute di caccia e, nella maggior parte dei casi, la presenza alle battute avvenivano durante periodi di assenza dal lavoro per malattia o infortunio.

foto di GNS

L’attività di indagine ha riguardato i periodi che vanno da ottobre a gennaio delle ultime tre stagioni di caccia: 2021/2022, 2022/2023 e 2023/2024. L’attività è stata possibile anche grazie alla collaborazione fattiva dei vertici dell’azienda T.S.A. e dell’ambito territoriale di caccia ATC Perugia 1 nella fornitura di tutta la documentazione necessaria ai controlli.

La segnalazione è quindi scattata obbligatoria all’Autorità Giudiziaria e contestualmente a I.N.P.S. e I.N.A.I.L per accertare le somme indebitamente erogate dalle stesse durante le malattie e infortuni in cui veniva svolta l’attività venatoria. Al quarantenne vengono contestati i reati di truffa aggravata nei confronti del datore di lavoro per i giorni in cui risultava essere presente sul posto di lavoro mentre firmava la presenza alle battute di caccia al cinghiale e di falso ideologico per induzione a Pubblico Ufficiale (medico di base) in certificati e contestuale truffa aggravata a carico di INPS e INAIL in quanto partecipava alle battute al cinghiale nei giorni di assenza per infortunio e malattia.

Al vaglio anche i comportamenti e le dichiarazioni rilasciate dagli altri cacciatori della stessa squadra di caccia al cinghiale atte ad agevolare e favorire le attività illegali contestate dai forestali. In particolare risulta sotto indagine il comportamento di un altro componente per il reato di truffa aggravata a carico del datore di lavoro.

comunicato stampa  –  fonte: https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/informazioni/comunicati-stampa/cacciava-ma-risultava-al-lavoro-i-carabinieri-forestali-contestano-la-truffa-aggravata-per-30-giornate-di-caccia-irregolari

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