G7. Van nieuwstadt (research group): impegni mantenuti al 96%

A ‘dire’ esperta università Toronto: grazie a scadenze elettorali

(DIRE) Bari, 13 Giu. – Il G7 si sta impegnando di più, in aree cruciali che vanno dal contrasto ai cambiamenti climatici alla non proliferazione nucleare: a sostenerlo Petrina Van Nieuwstadt, ricercatrice di un centro studi dell’Università di Toronto, intervistata dall’agenzia Dire. L’esperta, di nazionalità canadese, evidenzia come il punto di partenza dell’analisi sia la Dichiarazione di Hiroshima adottata durante la presidenza giapponese nel 2023.

“E’ stato un anno di successo in molte delle 20 aree di impegno che abbiamo preso in esame” sottolinea Van Nieuwstadt, parlando anche della guida assunta dall’Italia nel 2024: “La media di ‘compliance’, vale a dire del mantenimento delle promesse, ha raggiunto il 96 per cento, un dato senza precedenti”. A firmare lo studio è il G7 Research Group, una realtà che si propone come fonte di analisi “indipendente” sul “sistema globale di governance”.

Secondo Van Nieuwstadt, su un piano politico a contribuire al dispiegamento di risorse e al mantenimento degli impegni nelle 20 aree potrebbe essere stato l’avvicinarsi di scadenze elettorali in più Paesi del G7, a partire dagli Stati Uniti, dove si voterà per le presidenziali a novembre, passando per le europee, che si sono tenute questo mese, e arrivando fino al Canada, dove l’appuntamento con le urne è previsto nel 2025. “

Tra i temi al centro della nostra analisi su cui abbiamo dato un giudizio positivo”, sottolinea Van Nieuwstadt, “figurano l’ambiente, la lotta contro i cambiamenti climatici e il dossier energia, in particolare per gli investimenti nell’idrogeno”. Del G7 fanno parte Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Canada, Stati Uniti e Giappone, con l’aggiunta dell’Unione Europea. (Vig/Dire) 11:09 13-06-24

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