(DIRE) Roma, 11 giu. – Il video racconto del Ministero dell’Istruzione e del Merito questa settimana è dedicato all’ITIS “Ettore Majorana” di Cassino che, con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la riduzione dei divari territoriali, ha avviato percorsi di mentoring, laboratori L2 e progetti extracurriculari pomeridiani. E’ quanto si legge in una nota del Ministero dell’Istruzione. L’ITIS ‘Ettore Majorana’ di Cassino (FR) è frequentato da 1.200 studenti provenienti da quattro Province di tre Regioni differenti e da contesti socioeconomici molto diversi, spiega la nota.
Per rispondere ai tanti bisogni di un’utenza così vasta, che vede la presenza di molti stranieri e studenti fragili, grazie al PNRR l’Istituto ha potuto attivare percorsi di mentoring e di potenziamento delle competenze di base. “La nostra è una realtà scolastica molto varia, con diverse problematiche- spiega la docente Sonia D’Epiro- , per cui abbiamo attivato un percorso laboratoriale di potenziamento delle competenze di base, di L2 in particolare, che ha agito sul rafforzamento della conoscenza della lingua italiana. Abbiamo accolto con molto entusiasmo questa opportunità resa possibile dal PNRR, per garantire ancora di più ai nostri allievi il successo formativo”.
Per contrastare la dispersione scolastica è stato deciso anche di tenere aperta la scuola oltre il tradizionale orario. “Tutte le attività laboratoriali che vengono realizzate di mattina- commenta Stefania Giacomobono, primo collaboratore del DS- a volte hanno bisogno di un maggiore approfondimento. Per questo, oltre che per una serie di progetti extracurriculari attivati, abbiamo pensato fosse necessario estendere l’orario”.
“Tenere aperta la scuola di pomeriggio- aggiunge Luigi Velardo, docente- è fondamentale per la tipologia della nostra utenza per una serie di motivi, dalla distanza che molti studenti affrontano tra scuola e casa, all’esigenza di intensificare e potenziare l’attività scolastica in modo che la scuola venga vissuta appieno”. Tra i progetti laboratoriali attivati, quello di Fisica ha riscosso particolare successo tra gli studenti, che possono prendere parte a un’attività pratica e usare fattivamente le strumentazioni del laboratorio. Secondo il tutor Francesco Bevacqua, “questo tipo di attività è fortemente coinvolgente sia dal punto di vista dei contenuti sia dal punto di vista emotivo. La dimensione del ‘saper fare’ e del ‘fare’ è sempre importante all’interno della didattica e ha una forte valenza contro la dispersione”. (Com/Mtr/ Dire) 15:22 11-06-24