Crosetto: “Sono uno dei pochi a cui interessa il rispetto delle regole democratiche per tutti”

Sei un cittadino incensurato. Intercettano i tuoi messaggi Whatsapp in un gruppo con amici, nell’ambito di un’inchiesta. Nessuno di quei messaggi è rilevante. Non vengono distrutti. Rimangono in un cassetto, un computer, uno scaffale per anni. Poi diventi il collaboratore di qualcuno famoso a cui fa piacere far male. Tirano fuori quei messaggi. Li estrapolano da qualunque contesto. Li rendono pubblici. Ti massacrano. Ti rovinano la vita. E passano ad altri.

Quei messaggi erano criticabili? Si! Ma resta il fatto che nessuno di noi dovrebbe conoscere le conversazioni private degli altri. E che dovremmo scandalizzarci del fatto che ci sia qualcuno che conserva fatti privati (irrilevanti per lo Stato), per poterli usare quando serve, almeno quanto ci siamo scandalizzati per i contenuti. Invece per tutti è ormai una prassi normale. Per me no. Ma, come sto constatando sul caso dossier, sono uno dei pochi a cui interessa il rispetto delle regole democratiche per tutti. Amici o avversari“. Questo il commento del Ministro della Difesa Guido Crosetto in relazione all’inchiesta sul “dossieraggio”.

Il ragionamento non fa una piega anzi, a nostro avviso, qualora i fatti indagati fossero accertati, sarebbe un attacco alle libertà personali ed alla democrazia in genere chiunque ne venga colpito. Il privato di un individuo non può e non deve essere esposto a pubblico giudizio se non rientra specificamente nell’argomento dell’indagine ed anche in quel caso ci sono limiti relativi alla rilevanza giuridica.

Fabrizio Pace

 

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.