Gaza, 15 morti in raid Israele, Unrwa: si normalizza orrore

Lo denuncia Sam Rose. Prossima settimana Antony Blinken a Tel Aviv

(DIRE) Roma, 7 Giu. – “A Gaza si sta normalizzando l’orrore” è l’ultima denuncia giunta dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi (Unrwa), che ieri ha subito il bombardamento di una scuola nel campo profughi di Nuseirat – nella Striscia di Gaza centrale – da parte dell’esercito israeliano. Una quarantina i morti, di cui oltre la metà donne e bambini: nell’area della scuola trovavano rifugio 6mila persone, “in condizioni disperate e non ci sarebbe stato alcun preavviso dell’attacco: tutto è successo nel cuore della notte, intorno alle 2 del mattino”. A rilasciare tali dichiarazioni è Sam Rose, responsabile della pianificazione delle attività umanitarie a Gaza per l’Agenzia, e, secondo quanto riportano i media internazionali ha aggiunto: “Quando le persone vivono in condizioni miserevoli e di sovraffollamento, abbiamo sempre avvertito che sarebbero stati inevitabili incidenti come quello della notte scorsa nella scuola di Nuseirat”. Avvenimenti che “abbiamo visto più e più volte, al punto che si è quasi normalizzato” ha avvertito Rose: “Abbiamo normalizzato l’orrore”. Alle 40 vittime della scuola si aggiungono altri 15 palestinesi uccisi all’alba di oggi in seguito a una serie di raid israeliani in diverse località ancora nella zona centrale di Gaza. Il segretario di Stato americano Antony Blinken intanto ha annunciato che la prossima settimana sarà in Israele per cercare di dare slancio all’accordo promosso da Washington tra il governo di Benjamin Netanyahu e il gruppo palestinese Hamas, per raggiungere il rilascio totale degli ostaggi israeliani catturati nell’aggressione del 7 ottobre, e il cessate il fuoco permanente nella Striscia. (Alf/Dire) 10:51 07-06-24

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano

Il Quotidiano d’Approfondimento on line Il Metropolitano.it nasce nell’Ottobre del 2010 a Reggio Calabria, città in cui ha la propria sede, dal progetto di un gruppo di amici che vogliono creare una nuova realtà di informazione