Tra novità elezioni voto garantito anche a studenti fuorisede
(DIRE) Roma, 7 Giu. – Domani, sabato 8 giugno, alle ore 15 seggi aperti in tutta Italia per le elezioni europee, che si concluderanno alle 23 per riaprirsi anche nella giornata di domenica 9 dalle 7 alle 23. Oltre 47 milioni di aventi diritto da nord a sud potranno scegliere la lista di riferimento per il prossimo Parlamento europeo: 76 i seggi su 720 che spettano al nostro Paese, suddivisi per cinque circoscrizioni regionali, come spiegheremo più avanti. Come informa il ministero dell’Interno, gli elettori devono recarsi a votare in possesso di documento di identità valido e tessera elettorale. In caso di smarrimento o esaurimento degli spazi per le timbrature sulla tessera, la stessa può essere richiesta anche nei giorni di votazione presso l’ufficio elettorale del Comune di iscrizione nelle liste elettorali. In questa tornata elettorale è però molto importante capire prima di tutto come si vota. L’elettore ha due opzioni: può decidere di apporre una X solo sul simbolo, oppure barrare il simbolo e scrivere i nomi dei candidati di quella lista, per un minimo di uno a un massimo di tre. Attenzione: non è consentito il voto disgiunto, vale a dire che il candidato o i candidati prescelti devono appartenere alla lista barrata. Si può indicare nome e cognome del candidato, oppure soltanto il cognome (o addirittura il soprannome, se esplicitamente indicato nella lista elettorale). Ad ogni modo bisogna tenere a mente la regola dell’equilibrio di genere, che scatta dalle due alle tre preferenze. In caso di due scelte o tre, si deve scrivere il nome di un uomo e di una donna – senza un ordine particolare – perché scrivere i nomi di due candidati uomini o di due candidate donne comporta l’annullamento della seconda preferenza. In caso di tre preferenze, deve esserci almeno una scelta di genere diverso dalle altre due (due uomini e una donna, oppure due donne e un uomo). Se il genere è lo stesso per tutti e tre i nomi, verranno annullate la seconda e la terza preferenza.
Il ministero conferma poi che è possibile votare con procedura speciale o domiciliare. Tra i primi, i degenti in ospedali o case di cura, i ricoverati in case di riposo e le persone tossicodipendenti degenti presso comunità e i detenuti. Al voto domiciliare invece hanno accesso coloro che sono “affetti da gravissime infermità, tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile” o “affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione”. Una buona notizia di questa tornata elettorale è il voto garantito ai fuorisede ma, come chiarisce il ministero, solo per le elezioni europee: “Potranno votare per le liste e i candidati della propria circoscrizione territoriale di origine senza dover rientrare nel Comune di residenza. Sono 23.734 gli studenti che hanno fatto richiesta di avvalersi di questa nuova modalità di voto – introdotta in via sperimentale (articolo 1-ter del decreto-legge n.7/2024, convertito dalla legge n.38/2024)”. Il tema fu oggetto di polemica alle ultime legislative. Tornando alle circoscrizioni, quella nord-occidentale (di cui fanno parte Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia) può reclamare il più alto numero di seggi all’Eurocamera: 20. La circoscrizione nord-orientale (con Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna) ne ha 15, tanti quanti quella del centro (Toscana, Umbria, Marche e Lazio). La circoscrizione sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria) può accedere a 18 seggi mentre i restanti 8 sono per la circoscrizione isole (Sicilia e Sardegna). (Alf/Dire) 16:53 07-06-24