La creatività senza confini di Giovanni Raspini si traduce in una mostra itinerante dalle molteplici suggestioni. Dal 7 al 9 Giugno apertura al pubblico dalle 10 alle 20 con ingresso libero. Gli affascinanti spazi della Fonderia Napoleonica Eugenia di Milano hanno visto la première di Superstones / Gioielli dal cuore della Terra, il grande progetto creativo ideato e realizzato da Giovanni Raspini, famoso brand di gioielli. E dal 7 giugno si potrà visitare a Roma nella settecentesca Coffee House di Palazzo Colonna.
Superstones nasce come una vera e propria sfida stilistica e concettuale: cercare la bellezza del gioiello nell’inusuale. Sostituire minerali e pietre alle gemme preziose utilizzate tradizionalmente in gioielleria, operando una sorta di rivoluzione, aprendo così lo spazio a nuove visioni e possibilità. La frattura che Giovanni Raspini innesca con questa mostra sontuosa è dirompente: da una parte l’assenza delle gemme e delle pietre preziose, dall’altra la vivida presenza di pietre e minerali naturali di ogni tipo, provenienza e aspetto.
La mostra, focalizzata sull’esposizione di trenta gioielli unici, si distingue per la sua audacia e innovazione nel campo della gioielleria contemporanea. Dalle grandi collane ai sorprendenti anelli, dai bracciali alla tiara, ogni pezzo è concepito per esaltare la bellezza e l’unicità dei minerali. Con Superstones, il designer toscano Giovanni Raspini ha saputo vedere le potenzialità artistiche delle pietre scelte per le sue creazioni.
Ha saputo leggervi dentro, guardare la bellezza, l’unicità, il valore scientifico e quello emozionale, non dimenticando mai la progettualità stessa di ogni gioiello, in un dialogo continuo tra fusione a cera persa e ornamento, forma e funzione. Un impegno frutto di una grande energia creativa e del lavoro corale di spiriti visionari, artigiani talentuosi e ricercatori che hanno potuto esprimersi al meglio sotto la direzione di Giovanni Raspini, a sua volta artefice in prima persona di meravigliose creazioni.
“Pensavo a Superstones da molto tempo”, rivela Giovanni Raspini, “con l’idea eccentrica di sostituire, nelle mie creazioni di pezzi unici, minerali e pietre alle consuete gemme: utilizzare cristalli lucenti, minerali dai colori, dalle dimensioni e forme fantasmagoriche, pietre rare, materiali sconosciuti ai più, ma anche coralli e perle barocche. Ho così scoperto un mondo affascinante e misterioso da cui partire per creare gioielli assolutamente non convenzionali, per stile, ricchezza e dimensione. È una sfida importante quella di Superstones”, continua, “poiché il decoro e la struttura stessa del gioiello tiene conto ed è in perfetta sintonia stilistica con le pietre utilizzate, che divengono dei veri e propri frammenti narrativi. Con grande passione abbiamo cercato minerali da ogni parte del mondo, che fossero bellissimi, rari ed affascinanti. Naturalmente, come per le altre mostre del nostro brand, Superstones è anche una grande opera collettiva, da me ideata, ma con diversi collaboratori di alto livello che hanno portato il loro contributo concettuale ed artistico”.
Per Superstones, Giovanni Raspini ha sentito l’esigenza di coinvolgere interlocutori professionali ed esperti del settore. Grazie al rapporto con l’Università di Firenze, si è instaurata una proficua collaborazione col professor Giovanni Pratesi, geologo e divulgatore scientifico di fama internazionale, già conservatore delle prestigiose raccolte mineralogiche del Museo di storia naturale di Firenze.
Fra i molti gioielli in mostra è opportuno citare la collana Stone Reef, dove il dialogo fra le madrepore della barriera corallina modellate in bronzo e le pietre che nascono nelle viscere della Terra, risulta davvero interessante, grazie anche alla bellezza e rarità dei minerali utilizzati; la collana Pappagalli, con gli uccelli svolazzanti coperti di smalti colorati, le immense foglie tropicali in bronzo dorato, ma soprattutto la grande malachite, un minerale di un verde intensissimo che ricorda, per forma e colore, il cuore pulsante e profondo della selva amazzonica; l’anello Profondo Blu abbellito da un’intensa azzurrite, sulla quale delicati delfini in argento dorato saltano e si rincorrono; il bracciale Drago, sontuoso e imponente, la cui ispirazione fantasy si confronta con la forza materica del metallo e gli artigli sembrano quasi avvolgere e dominare il polso umano, mentre un frammento di quarzo color arancio-ruggine rimane incastonato dietro la testa del mostro; la collana Bollicine in un pregevole calcedonio color violetto, con le bolle sferiche realizzate in bronzo bianco ed alcune luminose perle barocche… Un lavoro di creazione e ricerca che via via si riflette anche nell’animo stesso del brand toscano, influenzando e offrendo linfa vitale alle nuove proposte e collezioni stagionali.
La mostra Superstones è la più recente delle tante iniziative ed eventi che il brand ha dedicato nel corso degli anni al tema della creazione orafa, da Wild/Segni e gioielli animalier a Vanitas Mundi, da Gioielli da una Wunderkammer al Giro del mondo in ottanta gioielli. Temi apparentemente diversi tra loro, uniti però dalla stessa anima creativa e dirompente che caratterizza tutto il percorso creativo e professionale di Giovanni Raspini.
Dopo l’inaugurazione milanese (dal 24 maggio al 2 giugno presso la Fonderia Napoleonica) e romana (Coffee House di Palazzo Colonna 7-9- giugno), Superstones, abbracciando l’intera penisola, approderà in Sicilia, a Catania, presso Palazzo Biscari, con mostra aperta al pubblico dal 28 al 30 giugno.
In supporto al progetto, è stata realizzata per i tipi delle Edizioni Edifir di Firenze una pubblicazione con testi originali e fotografie a colori, che offre uno sguardo approfondito sull’ispirazione e il processo creativo di Superstones.
comunicato stampa