Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che prevede tutta una serie di agevolazioni per l’acquisito di nuove auto. Il governo ha messo sul piatto quasi 953 milioni di euro: di questi, 782 sono destinati alle auto nuove, 20 a quelle usate, 50 al noleggio a lungo termine per i privati e 10 alla trasformazione a gas. I rimanenti 91 vanno a moto (38) e veicoli commerciali (53).
La nuova piattaforma sarà attiva dal prossimo 3 Giugno alle ore 10:00: sul sito, gestito da Invitalia per conto del Mimit, saranno disponibili i moduli per richiedere il bonus e le tabelle di attribuzione dei contributi.
Tre fasce. Il parametro di riferimento sono le emissioni di CO2 dell’auto che si acquista. La norma prevede tre fasce e un limite di prezzo di listino (accessori compresi, esclusa Ipt e Pfu):
0-20 g/km con listino fino a 35 mila euro + Iva (42.700 Iva compresa)
Scarica la lista di tutti i modelli con l’ecobonus tra 0 e 20 g/km di CO2
21-60 g/km con listino fino a 45 mila euro + Iva (54.900 Iva compresa)
Scarica la lista di tutti i modelli con l’ecobonus tra 21 e 60 g/km di CO2
61-135 g/km con listino fino a 35 mila euro + Iva (42.700 Iva compresa)
Scarica la lista di tutti i modelli con l’ecobonus tra 61 e 135 g/km di CO2
La rottamazione. È obbligatoria solo per la terza fascia. La vettura da demolire dev’essere intestata all’acquirente di quella nuova o a un suo familiare convivente da almeno 12 mesi. E dev’essere di classe Euro 0, 1, 2, 3 o 4. Le Euro 5 sono ammesse solo per le persone fisiche con Isee familiare inferiore a 30 mila euro che acquistano una vettura delle prime due fasce (0-20 e 21-60 g/km).
I contributi. I bonus vanno da un minimo di 1.500 euro sulle auto della terza fascia con rottamazione obbligatoria di una Euro 4 a un massimo di 11 mila euro per l’acquisto di un’elettrica con rottamazione di una Euro 0, 1 o 2. Per le persone fisiche con Isee familiare inferiore a 30 mila euro è previsto un extra bonus del 25%, ma solo in caso di acquisto di vetture delle prime due fasce. Il bonus massimo ottenibile, dunque, è di 13.750 euro.
Privati e imprese. Ai contributi possono accedere sia le persone fisiche, sia le imprese (tranne quelle che operano nel commercio di veicoli). Le aziende, però, restano escluse dalla fascia 61-135.
Fondi limitati. I 782 milioni destinati alle auto nuove sono così ripartiti:
– 0-20 g/km CO2: 240 milioni;
– 21-60 g/km CO2: 140 milioni;
– 61-135 g/km CO2: 402 milioni.
L’operazione si concluderà quando i fondi termineranno (su https://ecobonus.mise.gov.it c’è l’andamento delle prenotazioni).
I termini per l’immatricolazione. La macchina che si acquista con l’incentivo dev’essere immatricolata entro 270 giorni, pena la perdita del bonus.
Vietato vendere per 12 mesi. Per ottenere l’incentivo, l’acquirente si impegna a mantenere la proprietà per almeno 12 mesi (24 per le imprese).
Familiari conviventi. La vettura acquistata con l’incentivo può essere intestata anche a una persona diversa di quella a cui era intestata quella da rottamare, purché entrambe facciano parte dello stesso nucleo familiare.
Incentivi all’usato. La riforma degli incentivi 2024 reintroduce, dopo qualche anno, un contributo all’acquisto di macchine usate. Alle persone fisiche che acquistano, anche in locazione finanziaria, auto usate Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km di CO2 e prezzo risultante dalle quotazioni medie di mercato fino a 25 mila euro, sarà riconosciuto un contributo di 2 mila euro se contestualmente sarà rottamata una vettura di classe fino a Euro 4. A questa iniziativa, riservata ad auto di prima immatricolazione italiana che non hanno usufruito, in passato, di incentivi statali, sono stati destinati 20 milioni: una somma sufficiente per appena 10 mila auto.
Incentivi per le microcar elettriche. L’ecobonus coinvolge anche i veicoli elettrici delle categorie da L1e a L7e, tra cui le microcar, per i quali è previsto un contributo pari al 30% del prezzo d’acquisto fino a un massimo di 3.000 euro. Il contributo sale al 40% (fino a un massimo di 4.000) euro nel caso di rottamazione di un veicolo di classe fino a Euro 3, di proprietà dell’acquirente (o di un familiare convivente).
Taxi e NCC. Per i titolari di licenze di taxi e di noleggio con conducente il contributo statale è raddoppiato per tutte le categorie di veicoli che rientrano negli incentivi. Più nello specifico, il raddoppio si applica ai soggetti vincitori di concorso e assegnatari di nuove licenze dal 10 agosto 2023 fino all’entrata in vigore di questo decreto, e a chi sostituisce il veicolo adibito al servizio.
Noleggio a lungo termine. Nella riforma debutta un contributo al noleggio a lungo termine riservato alle persone fisiche per contratti di locazione di veicoli delle prime tre fasce di emissioni e di durata non inferiore a tre anni. L’ammontare del contributo statale al canone di locazione sarà fissato con un decreto del Ministero delle imprese e del Made in Italy entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della riforma. A questa iniziativa sono destinati 50 milioni.
Incentivi per Gpl e metano. Tornano anche i contributi alla trasformazione a Gpl o metano. Riservati alle persone fisiche che installano l’impianto su autovetture fino a Euro 4, il contributo è di 400 euro per il Gpl e di 800 euro per il metano. Il bonus sarà scalato dal costo di installazione direttamente dall’installatore. A questa iniziativa, che sarà disciplinata da un successivo provvedimento del ministero delle imprese, sono stati destinati 10 milioni.
Ricordiamo che sono i concessionari auto i soggetti deputati a collegarsi alla piattaforma del Ministero delle Infrastrutture per conto del cliente.
comunicato stampa – fonte: https://www.cgiamestre.com/scattano-il-3-giugno-gli-ecoincentivi-per-lacquisto-di-nuove-auto/