(DIRE) Firenze, 14 Mag. – Più che “all’assenza delle infrastrutture, le criticità sugli invasi sono legate soprattutto alla pulizia e alla loro attivazione”. E “alla dispersione in rete: oggi l’Italia riesce a captare appena l’11% delle acque piovane e disperde, anche se con differenze tra le diverse regioni, quasi un litro su due di quello che mette in rete”. Lo segnala il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che a Firenze è impegnato nel convegno ‘Back to the Future. Sostenibilità e identità’ promosso per i cento anni del Consorzio Chianti Classico.
E che segnala: il commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua, “ha presentato un piano strategico. Faremo convergere tutti gli investimenti e nel decreto Agricoltura, che è in fase di promulgazione, ci sono nuovi poteri” affidati al “commissario per accelerare ancora di più le pratiche e per superare un’altra criticità: quella dei troppi a parlare e pochi a fare”. Lollobrigida ricorda che “dal primo giorno abbiamo attenzionato questo problema, creando una cabina di regia che mette insieme tutti i ministri che hanno competenze dirette con le criticità dovute alla siccità”. Siccità che ormai “non è un’emergenza, ma è un fatto ciclico: ogni cinque anni, al massimo, l’Italia ha da affrontare il tema”. (Dig/ Dire) 16:21 14-05-24