La viabilità pedemontana è un aspetto cruciale per garantire la connettività e l’accessibilità nelle zone cittadine periferiche, ad oggi scollegate sia dal centro cittadino che tra di esse. L’area su cui ricade la nostra proposta riguarda la vallata del Sant’Agata, zona che si sviluppa sull’omonima fiumara e che, ad oggi, occupa alcune opere a valle della Diga del Menta: l’impianto di potabilizzazione e la centrale idroelettrica (ad oggi mero scheletro di cemento).
Secondo noi repubblicani, sia l’amministrazione comunale che metropolitana (e per le parti competenti Sorical), non possono non tener conto delle opportunità che la riqualificazione della zona può dare alle stesse istituzioni e, soprattutto, agli enormi vantaggi che i residenti dell’intera vallata ne potranno trarre.
Quando fu pensata l’opera “Diga del Menta”, non furono scordate le vie d’accesso per le opere a valle. In particolare, per migliorare l’accesso alla centrale idroelettrica ed all’impianto di potabilizzazione, fu progettata una viabilità di servizio volta a circonvallare le strette e tortuose strade pedemontane che si intersecano nelle frazioni di Cataforio e di San Salvatore.
Tale strada di servizio è stata realizzata accanto all’alveo della fiumara del Sant’Agata e, di fatto, funge da piccola asta. Tuttavia, questa non è stata ultimata: sono presenti delle interruzioni nel suo tragitto che la rendono di fatto una mulattiera, così come la parte terminale della stessa che, sebbene sia tracciata, non è stata mai asfaltata fino alla struttura della centrale idroelettrica. Allo stesso modo, il passaggio dalla centrale idroelettrica alle vasche di potabilizzazione, ossia da un argine all’altro della fiumara, non è stato mai realizzato. Oggi di quel ponte rimangono alcuni ferri che dovevano esserne i pilastri.
La proposta repubblicana non solo punta a terminare ciò che è stato programmato, ma individua delle migliorie di percorso:
In questo contesto, il trasferimento diretto tra le frazioni Sant’Agatine ad oggi non è possibile: un cittadino di Cataforio, San Salvatore o Mosorrofa, per giungere alle dirimpettaie Gallina, Armo o Puzzi, deve percorrere obbligatoriamente l’unica strada che porta al centro Città per poi prendere una nuova pedemontana fino a destinazione. Non esiste una viabilità capillare e, purtroppo, la fiumara del Sant’Agata rappresenta un muro invalicabile tra le frazioni. I Paesi, storicamente uniti, sono stati di fatto allontanati causa viabilità esclusivamente “reggio-centrica”. La costruzione di un passaggio sulla fiumara del Sant’Agata, quindi, non solo agevolerebbe gli addetti ai lavori ad una circolazione veloce tra centrale idroelettrica e potabilizzatore, ma permetterebbe scambi più rapidi e comodi tra i paesi Sant’Agatini.
Infine, il Comune di Cardeto (anch’esso facente parte dell’area Sant’Agatina) è sicuramente quello che subisce maggiormente i problemi relativi alla viabilità. Il transito Cardeto-Reggio, ad oggi è vincolato alla percorrenza dell’unica strada di passante per la già citata San Salvatore – Cataforio. L’idea repubblicana è quella del prolungamento della strada di viabilità Sorical su citata, sino al territorio di Cardeto. Tale nuova strada finirebbe in località Pantano in soli 3,5 km da San Salvatore (rispetto gli attuali 7,5 km di strada stretta e tortuosa) con un tempo di percorrenza dimezzato ed una guida rettilinea.
Siamo convinti che i collegamenti viari siano il punto focale per attuare quel rammendo delle periferie che il Partito Repubblicano predica da troppo tempo. Le strade abbandonate e scollegate non devono rimanere un problema irrisolto. Con la giusta volontà politica e la partecipazione attiva della comunità, possiamo trasformarle in risorse per quei territori ormai sempre più abbandonati.
Demetrio Giordano
Beniamino Scopelliti
Partito Repubblicano Italiano
Sezione comunale “R. Sardiello”