(DIRE) Roma, 22 Apr. – Niente paura. Joe Biden parlava “a braccio” e magari sarà stato “un momento di confusione”. È l’ultima versione del primo ministro di Papua Nuova Guinea, James Marape, fiducioso che una gaffe sui cannibali non possa rovinare i rapporti tra gli Stati Uniti e il suo Paese del Pacifico.
Il capo di governo è intervenuto alcuni giorni dopo le parole del presidente americano.
Per precisare e forse rassicurare, riferiscono i media di più continenti. “Le parole del presidente devono essere state un lapsus” ha dichiarato Marape in una nota.
“Il mio Paese comunque non merita di essere etichettato così”.I fatti risalgono ad alcuni giorni fa. Durante un comizio a Scranton, la città della Pennsylvania dove è nato 81 anni fa, Biden aveva ricordato le circostanze della scomparsa di uno zio durante la Seconda guerra mondiale.
“Non hanno mai più trovato il corpo perché all’epoca lì c’erano molti cannibali, sul serio” aveva detto il presidente del parente, Ambrose Finnegan Junior, “zio Boosie” per i nipoti. Pare che l’ufficiale sia precipitato al largo della Nuova Guinea nel 1944 e che il suo corpo non sia stato mai più ritrovato. Nessuna traccia ovviamente neanche di cannibali.
Di pasticci nei giorni scorsi Biden ne aveva fatti anche altri. Ad esempio confondendo la città israeliana di Haifa con quella palestinese di Rafah. Non molto tempo prima il presidente americano aveva invece scambiato in un commento il capo di Stato del Messico Andres Manuel Lopez Obrador con l’egiziano Abdel Fattah Al-Sisi