“Bisogna essere consequenziali a ciò che si dice ed agli impegni che si assumono, soprattutto se questi impegni riguardano il bene comune. Anche a Cardeto lo abbiamo fatto, mantenendo fede alle promesse fatte alle comunità della Vallata del Sant’Agata, in passato puntualmente disattese dai diversi governi regionali che si sono succeduti. Con il Presidente Roberto Occhiuto invece abbiamo voluto dare una risposta forte ad un’attesa che qui perdurava da generazioni: il finanziamento della Strada a Scorrimento Veloce Reggio Calabria – Cardeto.
Si tratta di ben 20 milioni di euro, a valere sulla PROGRAMMAZIONE FSC 2021-2027, per realizzare il sistema viario di interconnessione tra le aree interne della Vallata del Torrente Sant’Agata e l’asse viario formato dalla strada statale 106 Ionica, in particolare l’interconnessione tra l’abitato della città di Reggio e Cataforio, Cardeto, Piani D’Aspromonte. E con i 20 milioni accordati dalla Regione Calabria, finalmente questa tanto agognata bretella prenderà forma.”
Lo ha detto Francesco Cannizzaro, intervenuto per concludere la conferenza di presentazione del finanziamento in oggetto, avvenuta a Cardeto, davanti ad una folta platea di cittadini del comprensorio.
“Abbiamo l’obiettivo di rivitalizzare i borghi della Calabria, di valorizzare e rendere più vicine le aree interne – ha aggiunto il deputato reggino – e lo strumento principale a nostro avviso è sicuramente investire sulla viabilità, accorciando le distanze tra mare e montagna, tra città capoluogo e hinterland, come già abbiamo fatto con la Gallico – Gambarie e come presto faremo in altre zone.
La conformazione di Reggio e della sua Provincia, fatta di una lunga costa e tante vallate che la ricollegano all’Aspromonte, richiede dei cosiddetti interventi con infrastrutture a pettine. Ed è proprio con questa strategia che ci stiamo muovendo ormai da anni con il governo della Regione a guida Occhiuto nella programmazione degli interventi di grande portata. E ringrazio il Presidente per aver accolto, ancora una volta, le istanze di un’area nevralgica.
Molte realtà dell’Area metropolitana reggina sono mortificate da vie d’accesso non adeguate. Da qui l’idea di sfruttare questo tipo di conformazione del nostro territorio, creando condizioni ideali di sviluppo, avvicinando i borghi alla Città e viceversa, connettendoli in maniera fluida e veloce rispondendo così alle esigenze dei cittadini ed al contempo alla vocazione turistica delle nostre realtà montane. Porta d’accesso al cuore del Parco dell’Aspromonte, immagino la Reggio-Cardeto come una sorta di gemella della Gallico-Gambarie; anch’essa nata dal sogno di tante generazioni… e che a breve inaugureremo.”
comunicato stampa