Sono gravemente indiziati di sette furti aggravati in abitazione in danno di persone anziane
Personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Mobile di Torino, deputato alla prevenzione e repressione del fenomeno dei reati predatori in danno di soggetti appartenenti alle “fasce deboli”, ha dato esecuzione negli scorsi giorni ad un’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino a carico di tre soggetti, rispettivamente suocero e generi di origini sinti, gravemente indiziati di sette furti aggravati in abitazione, tentati o consumati, commessi in danno di persone anziane.
L’attività di indagine aveva inizio nel mese di dicembre 2023, allorquando gli investigatori, analizzando la dinamica dei numerosi reati predatori commessi in pregiudizio di anziane vittime, isolavano alcuni furti commessi a Torino con il medesimo modus operandi, posti in essere da finti tecnici dei termosifoni che, asserendo di dover effettuare un controllo delle tubature, riuscivano ad accedere all’interno delle abitazioni delle vittime e a depredarle dei loro averi.
Analizzando i fatti, era possibile individuare l’autovettura c.d. “da lavoro” in uso al gruppo di sospettati, permettendo di identificarne compiutamente i componenti e di raccogliere nei loro confronti gravi indizi di colpevolezza relativamente ai succitati reati, commessi a Torino ed in provincia, nel periodo compreso tra il 5 dicembre 2023 ed il 22 febbraio 2024; il valore dei beni sottratti in tali circostanze veniva quantificato dalle vittime in circa 200.000 euro, tra denaro e monili, molti di questi costituenti il ricordo di una vita ed aventi anche un rilevante valore affettivo.
Il compendio indiziario acquisito nel corso delle indagini veniva condiviso dal Tribunale di Torino che, su richiesta della locale Procura della Repubblica, emetteva il provvedimento restrittivo in narrazione.
Il giorno dell’esecuzione di tale provvedimento, i tre soggetti venivano tutti localizzati presso le loro abitazioni e le perquisizioni esperite consentivano il sequestro di materiale utile ai fini investigativi.
Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva.
comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/it/Torino/articolo/688661e329840a38214254913