Gli USA sostengono Tel Aviv in tutto ma sono contrari ad un’eventuale offensiva di risposta
08:10 – L’attacco dell’Iran ad Israele, lanciato ieri notte, è forse stata una dimostrazione che gli armamenti iraniani possono raggiungere il territorio nemico. Certo non è stato sicuramente un attacco militare massiccio ma il 99% di missili e droni (circa 300 in tutto) lanciati contro il territorio israeliano è stato intercettato ed abbattuto senza problemi, anche con l’aiuto americano ed inglese.
Ci sarebbero dei feriti, tra i quali una bambina e forse una vittima. Contemporaneamente si combatteva anche on line con una serie cyber attack in arrivo dall’Iran indirizzati ad infastidire gli armamenti di difesa dell’IDF, primo fra tutti l’aerodrome lo “scudo” di difesa contro i droni.
Ali Khamenei, la guida spirituale iraniana, si dice soddisfatto per quanto fatto e le piazze di ieri notte della Capitale ne hanno dato una testimonianza. La gente festeggiava in piazza inneggiando alla distruzione di Israele e degli USA. L’ultimo post su X del leader politico/religioso di Teheran è stato: “The malicious Zionist regime will be punished“.
Scene che, per intendersi, da noi si vedono solo dopo vittorie sportive. Questo a riprova della profonda cultura di odio inculcata nella gente locale verso l’Occidente.
Pare comunque che a Teheran si accontentino di questo “risultato” che ricordiamo avviene dopo l’attacco israeliano a Damasco in cui sono morti degli Ufficiali della Guardia Rivoluzionaria iraniana.
Ora l’attenzione si sposta sul governo di Benjamin Netanyahu e su come e cosa vorrà decidere di fare dopo questo attacco.
Potrebbe essere finito tutto così oppure potrebbe innescarsi una escalation molto pericolosa per il Medio Oriente e per il mondo intero. In queste ore è riunito il Gabinetto di guerra a Tel Aviv. Le razioni internazionali sono unanimi nel “condannare” l’attacco iraniano.
Fabrizio Pace
