Sono passati oggi 770 giorni dall’inizio del conflitto in Ucraina e la situazione sembra aver preso una brutta piega per Kiev già da qualche mese. Nonostante gli aiuti della comunità internazionale, l’esercito russo ha conquistato 400 chilometri quadrati di territorio negli ultimi 3 mesi e sempre secondo fonti vicine al Cremlino, i nemici hanno accumulato perdite per 80.000 soldati nello stesso periodo.
Fonti che sarebbero confermate indirettamente dal fatto che Zelensky ha deciso di abbassare l’età per il reclutamento nelle forze armate da 27 a 25 anni. Altra nota negativa per Kiev è che la Bielorussia, che sino adesso ha fornito supporto logistico a Mosca, adesso si stia preparando addirittura alla guerra, come afferma il suo Presidente Alexander Lukashenko. Anche se sarebbe solo una sfortunata eventualità secondo il governo di Minsk.
L’attentato “firmato” ISIS nella Capitale della Federazione Russa ha esacerbato ancora di più gli animi, con il solito rimpallo di responsabilità ed il Cremlino disposto a citare in giudizio Kiev per terrorismo in base a quanto dichiara la Zakharova.
Fabrizio Pace