(DIRE) Roma, 26 mar. – “Il popolo ha deciso e ha scelto la svolta”. Nel suo discorso alla nazione nella serata di ieri il neoeletto presidente del Senegal Bassirou Diomaye Faye, 44 anni, ha rivolto queste parole ai suoi concittadini, una volta che lo scrutinio dei voti delle presidenziali di domenica ha confermato la vittoria del principale leader dell’opposizione con il 57 per cento. Avendo superato la soglia della maggioranza assoluta dei voti al primo turno, l’esponente del Pastef – storico partito senegalese sciolto nei mesi scorsi – non dovrà andare al ballottaggio. Fermo al 31 per cento invece l’esponente di governo Amadou Ba, prescelto dal capo di Stato uscente Macky Sall, che ieri ha riconosciuto la vittoria dello sfidante. In totale altri 17 candidati si erano presentati per le elezioni, precedute da una crisi politica e da manifestazioni di protesta che hanno anche fatto registrare disordini e tre vittime, dopo la decisione di Sall di rinviare il voto inizialmente previsto il 25 febbraio. Nel suo primo discorso il quinto e più giovane presidente del Senegal ha affrontato vari temi importanti: “I cittadini hanno scelto la svolta” con il sistema attuale, ha detto Diomaye. Che ha confermato quindi che le sue “azioni prioritarie” saranno “la riconciliazione nazionale”, il “rinnovamento delle istituzioni”, “forte riduzione del costo della vita” e il “rilancio delle politiche pubbliche” dopo “consultazioni pubbliche e inclusive”. Il neo-eletto presidente ha garantito poi “la lotta alla corruzione”.
Diomaye ha toccato temi legati alla sittuazione internazionale dell’Africa occidentale, una regione che attraversa una fase di cambiamenti e instabilità, con diversi colpi di stato militari registrati a partire dal 2020. “Vorrei dire alla comunità internazionale, ai nostri partner bilaterali e multilaterali, che il Senegal manterrà sempre il suo posto” ha detto il neo-eletto presidente: “Rimarrà il Paese amico e l’alleato sicuro e affidabile di ogni partner che si impegna con noi in una cooperazione virtuosa, rispettosa e reciprocamente produttiva”. Quindi, rivolgendosi ai governi di Burkina Faso e Mali, che di recente hanno annunciato l’intenzione di voler uscire dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Cedeao/Ecowas), Diomaye ha dichiarato: “Faccio appello ai nostri fratelli e sorelle africani affinché insieme consolidiamo i risultati ottenuti nei processi di costruzione dell’integrazione Ecowas, aggiustando al contempo le debolezze e modificando determinati metodi, strategie e priorità politiche”. (Alf/Dire) 11:14 26-03-24