Rete Civica Emilia-Romagna: Riconosciuta la natura risarcitoria
(DIRE) Bologna, 20 Mar. – Niente Iva sul Granchio blu. O meglio, i proventi dal commercio del crostaceo che sta mettendo a rischio le attività di acquacoltura in Adriatico non saranno soggetti a imposte dirette, perchè è riconosciuta la loro “natura risarcitoria” a vantaggi dei pescatori colpiti. Insomma, un indennizzo per i danni subiti. A specificarlo è la stessa Agenzia delle Entrate, in una risposta fornita al consigliere regionale di Rete Civica in Emilia-Romagna, Marco Mastacchi.
Il Fisco, riferisce dunque il consigliere, “ha confermato che le somme derivanti dalla commercializzazione dei granchi blu non rileveranno ai fini delle imposte dirette, in quanto assorbite dalla determinazione del reddito ritraibile dall’attività di allevamento ittico”. Sempre l’Agenzia delle Entrate, aggiunge Mastacchi, “ha inoltre chiarito che le somme ottenute dall’eventuale commercializzazione di questa tipologia di granchi non sono soggette a Iva, data la loro natura risarcitoria”.
Il consigliere si dice dunque “soddisfatto del chiarimento. Si tratta di attività riconducibili all’attività di acquacoltura e, ai fini delle imposte dirette, rientrano tra quelle produttive di reddito agrario. Era necessario avere una conferma da parte dell’Agenzia delle Entrate per chiarire i dubbi relativi all’applicazione dell’IVA.
Le somme ottenute dall’eventuale commercializzazione di questa tipologia di granchi, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non sono soggette a Iva data la loro natura risarcitoria”. Dopo l’annuncio di ieri del ministro Lollobrigida, ora “siamo in attesa dell’approvazione dei decreti ministeriali attuativi della nuova normativa- sottolinea Mastacchi- che prevede l’equiparazione di pesca e acquacoltura all’agricoltura”. Ma proprio alla luce di questa novità, “mi pareva importante inquadrare fiscalmente l’attività di raccolta e vendita del granchio blu, per non incorrere in eventuali sanzioni”.
Intanto, in Veneto, il vicecapogruppo FdI in Regione Enoch Soranzo applaude ai decreti firmati dal ministro Lollobrigida che autorizzano il meccanismo del Fondo di solidarietà nazionale anche all’acquacoltura: è una “svolta fondamentale a sostegno di tutti i pescatori italiani che, dopo questi decreti, in Veneto e in Emilia Romagna potranno beneficiare di interventi compensativi destinati alla proroga fino a 24 mesi delle rate dei mutui, dell’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti, nonché dell’accesso a finanziamenti agevolati”. (San/Mac/ Dire) 15:22 20-03-24