(DIRE) Roma, 18 mar. – Il 2024 inizia all’insegna della cautela da parte dei mercati internazionali. Tengono le esportazioni italiane di gennaio con un valore pari a 47,5 miliardi di euro, -0,2% rispetto allo stesso mese del 2023, quando si era registrata una crescita del 15,5% rispetto a gennaio 2022. “Si tratta di un segnale incoraggiante soprattutto se confrontato con la brusca frenata registrata a dicembre (-7,8% rispetto l’anno precedente) dovuta a un generale rallentamento della domanda, alla situazione congiunturale economica e, tra le altre cose, anche alle difficoltà logistiche causate dalle limitazioni di movimento nel Canale di Suez”, analizza Matteo Zoppas, di Ice. Incerto l’andamento nei mercati europei dove le flessioni registrate a gennaio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente nelle vendite in Germania (-2,9%) e Francia (-3,5%) sono state compensate da una crescita in Spagna (+9,2%), Polonia (+14%) e Paesi Bassi (+6,4%); mentre nei mercati extra Ue buoni segnali arrivano dai Paesi Asean e Opec, entrambi a +26%, dal Giappone (+19,9%) e dagli Stati Uniti (+14,4%). Eccezione fa la Cina con una riduzione degli acquisti dall’Italia del 46,1% rispetto al gennaio 2023, mese in cui si era registrato un incremento eccezionale nelle esportazioni di prodotti farmaceutici. A trainare le esportazioni sono stati soprattutto l’abbigliamento e i prodotti agroalimentari cresciuti rispettivamente del 17% e 14% con andamenti, per questi ultimi, particolarmente buoni in Usa e Cina. In Giappone le vendite di prodotti alimentari italiani sono più che raddoppiate (+117%) a testimonianza del successo e apprezzamento per il cibo italiano nei mercati asiatici.
Segnali positivi arrivano dal continente africano dove le esportazioni italiane nel mese di gennaio sono cresciute rispetto allo stesso periodo del 2023 del 5,5% in Nord Africa e del 16,3% nell’area dell’Africa Subsahariana. L’Africa si conferma quindi un continente in crescita e con buone prospettive per le aziende italiane soprattutto nei settori legati ai servizi per la salute, l’ambiente e il trattamento delle acque, l’agricoltura, l’energia e le infrastrutture, come messo in luce oggi in occasione della riunione della Cabina di Regia del Piano Mattei, che si è svolta sotto la guida del premier Meloni. “In un contesto ancora caratterizzato dal perdurare di tensioni geopolitiche l’Africa rappresenta un’opportunità imperdibile per le aziende italiane di espandersi verso nuovi mercati potenziali, al di là delle tradizionali aree di commercializzazione associate al marchio Made in Italy”, conclude Zoppas. (Red/ Dire) 03:09 18-03-24