Piano Mattei, Meloni: “Italia pioniera nei nuovi rapporti con l’Africa”

“Rapporto da pari a pari”

Tutto nasce 28 e 29 Gennaio 2024,  quando abbiamo convocato a Roma il vertice Italia-Africa a cui hanno partecipato: ben 46 paesi africani, i vertici delle massime istituzioni europee, delle istituzioni internazionali, delle istituzioni finanziarie e delle banche multilaterali di sviluppo, è stato, senza timore di smentita, un grande successo italiano, un’iniziativa che non ha precedenti nella centralità dei rapporti italiani con il continente africano“. Apre così la Cabina di Regia sul Piano Mattei, Giorgia Meloni, fiera di aver coinvolto in questa grande sfida economica tutto il Sistema Italia e di aver messo in rete a tal fine le esperienze migliori.Il nuovo rapporto che si sta instaurando con gli stati africani che apprezzano di essere aiutati venendo trattati alla pari, ha rinnovato la fiducia che i governanti locali hanno in noi interlocutori.

Foto di WikiImages da Pixabay

L’Africa da aiutare ma non da depredare è questa la linea del Piano Mattei. “Non è un approccio che ti guarda dall’alto in basso e ti dice quello che devi fare e come dovresti vivere ma poi non ti da una mano” – precisa il Presidente del Consiglio durante la Cabina di Regia.

Parliamo di un continente immenso, con una crescita demografica importante così come il potenziale umano che ne deriva, ricco di metalli, terre rare ma che non sempre è stato messo nelle condizioni di sfruttare quello che ha.

Iniziare quindi una cooperazione alla pari. “Noi abbiamo detto quali secondo noi, ed in base alle cose che l’Italia sa fare bene, sono le priorità, da affrontare in Africa. Abbiamo presentato la cornice del Piano Mattei, cioè le sei grandi aree di intervento sulle quali riteniamo che l’Italia posso costruire questa cooperazione: istruzione e formazione, sanità, acqua ed igiene, agricoltura, energia ed infrastrutture“. continua Giorgia Meloni. E’ questo il punto nevralgico del Piano Mattei.

Durante la Cabina di Regia sono anche state indicate le prime nazioni nelle quali poter agire con i progetti italiani per utilizzare i dati migliori di queste esperienze e poterli ripetere con gli altri paesi africani. E’ questa l’effetto domino che il Piano Mattei si propone di ottenere. Nove le nazioni “scelte”: Algeria, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenia, Marocco, Mozambico e Tunisia dove partire subito con le missioni per dare un credito concreto a quanto esposto fino adesso.

Se dimostriamo che funziona potremo coinvolgere altre realtà internazionali, non è un caso che l’Italia durante la sua presidenza del G7 ha scelto di aprire con il vertice Italia-Africa, scelta che porterà al summit dei leader che si svolgerà tra il 13 ed il 15 Giugno 2024“. “Immaginare una strategia italiana che però è utile non solo all’Italia e convincere con i risultati gli altri su quella strategia, se non lo sappiamo fare bene noi difficilmente coinvolgeremo gli altri“. Conclude così il premier Giorgia Meloni.

Fabrizio Pace

 

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.