Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori: 15 Marzo 2024

“È sempre più labile il confine tra promozione di un prodotto e manipolazione del consumatore oggi che le strategie di marketing sfruttano l’intelligenza artificiale e il potere di penetrazione dei social media”. Così Giuseppino Santoianni in occasione della Giornata Mondiale del Consumo, istituita dall’ONU nel 1983 con l’intento di promuovere i quattro diritti fondamentali dei consumatori: la sicurezza, l’informazione, la scelta e il risarcimento.

Dal 2012 al 2023, secondo i dati Asvis, il numero di reati informatici, tra truffe e frodi, è aumentato del 152,5%. Nel comparto agroalimentare particolarmente colpiti sono i prodotti italiani DO e IG, molto redditizi per il mercato delle contraffazioni.

L’ICQRF (Ispettorato Centrale Repressione Frodi) del Masaf è intervenuto nel 2022 sequestrando più di 27,6 milioni di kg di prodotti agroalimentari, per un valore complessivo superiore a 32,7 milioni di euro mentre il Forum Ambrosetti sottolinea che nel 2022 l’Italian sounding nel mondo – il fenomeno di contraffazione imitativa che consiste nell’utilizzo di simboli, immagini e parole che possano far ritenere che un alimento sia italiano – è valso complessivamente 91 miliardi di euro.

“Sono soldi tolti alle tante imprese che lavorano per garantire l’eccellenza del made in Italy e vengono duramente colpite da questi atti illeciti. E’ fondamentale aumentare i controlli, utilizzando le nuove tecnologie”, – continua il presidente dell’AIC, – “Inoltre un consumatore correttamente informato può esercitare un ruolo decisivo all’interno dell’economia, attraverso scelte consapevoli, in grado di condizionare il mercato. In questo senso chiediamo al Governo nazionale di rafforzare le azioni di sensibilizzazione nelle scuole, dove si formano i consumatori del futuro.

A livello europeo accogliamo con favore la recente riforma del sistema delle indicazioni geografiche, che rafforza le misure di contrasto delle contraffazioni e l’approvazione al Parlamento Ue della direttiva sul Greenwashing, che oltre a conferire una maggiore chiarezza e affidabilità in merito al cosiddetto ‘ambientalismo di facciata’, vieta l’uso di indicazioni ambientali generiche sull’etichettatura”. “Bene anche il recente voto del Parlamento europeo a favore del piano per proteggere i mercati europei dell’energia dalle manipolazioni. Chiediamo che il Consiglio lo adotti il prima possibile per tutelarci in futuro dalla speculazione che ci ha colpiti duramente negli ultimi anni”, conclude Santoianni.

comunicato stampa

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