Brescia. Polizia di Stato e Carabinieri per smantellano banda dei monopattini e recuperano bottino della gioielleria

Il 13 Marzo 2024, in Mazzano (BS), Carabinieri del Comando Provinciale e personale della Polizia di Sato appartenente alla Questura di Brescia hanno eseguito un decreto di fermo d’indiziato di delitto, emesso dalla Procura di Brescia a carico di tre cittadini ritenuti presunti responsabili – in concorso tra loro – delle rapine commesse a Brescia rispettivamente il 10 gennaio 2024 al compro oro “ORO IN EURO” in Via Orzinuovi e il 23 febbraio scorso alla gioielleria “I GIOIELLI DI ROSSANA” in Via X Giornate.

Contestualmente sono state eseguite anche perquisizioni personali e locali disposte dall’A.G. nei confronti di altre 7 persone, italiane e straniere, tutte residenti in questa provincia, poiché indagate a vario titolo nel medesimo procedimento penale e, segnatamente, una complice per un presunto concorso nella rapina del 23 febbraio 2024 commessa in danno della gioielleria i “GIOIELLI DI ROSSANA”, i restanti per presunta ricettazione di preziosi e orologi di pregio, provento delle due rapine.

Le indagini sviluppate all’indomani della rapina perpetrata il 23 febbraio u.s. in Via X Giornate congiuntamente dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri e dalla Squadra Mobile della Questura, in considerazione delle analogie emerse con la rapina del 10 gennaio precedente, hanno permesso di:

– individuare un sodalizio criminale dedito alla commissione di rapine in danno di gioiellerie e compro oro di Brescia;

– identificare i presunti appartenenti al sodalizio criminale nei tre odierni fermati, i quali per la commissione delle rapine si sarebbero avvalsi di una donna, indagata per concorso in rapina, che, fingendosi una cliente, avrebbe preceduto i rapinatori e all’atto di uscire dai negozi avrebbe mantenuto aperta la porta blindata per consentire loro di irrompere all’interno travisati e armati di una pistola;

– risalire alla filiera utilizzata per la ricettazione della refurtiva, individuando i soggetti che avrebbero svolto attività di intermediazione per la compravendita del provento delle rapine, sottoposti anch’essi a perquisizione domiciliare in quanto indagati nel medesimo procedimento per ricettazione;

– recuperare e sottoporre a sequestro parte della refurtiva, che sarà restituita agli aventi diritto, ed in particolare:

· 2 orologi rolex, provento della rapina del 23 febbraio;

· monili in oro di elevato valore commerciale, provento della rapina del 10 gennaio.

I fermati sono stati tradotti in carcere a disposizione dell’A.G.. La responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale

comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/it/Brescia/articolo/138865f3fd17a78a0884810639

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