“Sul vergognoso caso “dossieraggio” bisogna andare fino in fondo. Non basta sapere chi sono i funzionari che violavano le banche dati riservate, bisogna soprattutto sapere chi sono i mandanti e quali sono gli interessi che si nascondono dietro questo sistema da regime“.
Così il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante un intervento in tv relativamente allo “scandalo” maturato dopo la notizia dell’indagine sulla fuga di dati sensibili dai database che normalmente vengono utilizzate dall’antimafia.
La Meloni vuole arrivare sino in fondo alla vicenda, che potrebbe avere risvolti anche internazionali, e capire se ci sono dei “mandanti” per questi imponenti download di dati su liberi cittadini.
Il Governo è compatto nel voler capire bene cosa sia accaduto ed infatti oggi il Ministro Nordio ritiene necessaria una commissione d’Inchiesta Parlamentare, che valuti la situazione scaturita dall’indagine di Perugia condotta dal Procuratore della Repubblica Raffaele Cantone.
Gli fa eco il Ministro della Difesa Guido Crosetto che, come si suol dire, ha scoperchiato il vaso di Pandora, lui è già pronto a farsi ascoltare dal Copasir e dall’Antimafia.
In ogni caso se c’è stato del dossieraggio, se ci sono state delle violazioni o degli abusi, ovviamente comprovati, non dovrebbe essere secondario avere un “parere” dal Garante della Privacy.
Fabrizio Pace