Torino: operazione “a schiena dritta!”. Scoperte, in ambito sanitario, truffe assicurative realizzate documentando infiltrazioni come interventi di artrodesi/stabilizzazione vertebrale

Sequestrato il profitto illecito, per quasi € 400 mila

I militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Torino, al termine di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica torinese, hanno sottoposto a sequestro preventivo somme di denaro per quasi 400 mila euro nei confronti di un medico, il quale, in ipotesi d’accusa, avrebbe documentato interventi chirurgici diversi da quelli effettivamente eseguiti sui pazienti, al fine di ottenere lucrosi vantaggi patrimoniali indebiti in danno di una primaria Compagnia assicurativa.

foto di GNS

Attraverso articolate investigazioni, curate dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino, è stato possibile ricostruire, in particolare, come il chirurgo in questione avesse sottoposto alcuni pazienti affetti da apprezzabili patologie vertebrali (sono quattordici, in tutto, i casi accertati) a infiltrazioni, attestando tuttavia l’esecuzione di operazioni chirurgiche ben più complesse (nello specifico, di artrodesi/stabilizzazione vertebrale). Ciò anche sfruttando a proprio vantaggio specifici codici presenti nel nomenclatore sanitario, così da ricondurre artificiosamente le infiltrazioni effettuate, non coperte dalle polizze assicurative sottoscritte dagli ignari pazienti operati, tra le tipologie di intervento invece oggetto di rimborso da parte della Compagnia assicurativa di riferimento, la quale ha in tal modo provveduto a erogare rimborsi non spettanti e particolarmente esosi.

Alla luce del quadro indiziario delineato e ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento dei fatti, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Torino e, successivamente, la Sezione del Riesame dello stesso Tribunale, ravvisando i gravi indizi di colpevolezza a carico del medico indagato, hanno disposto il provvedimento cautelare reale eseguito dal citato Reparto del Corpo, per un importo di quasi 400 mila euro, corrispondente all’intero profitto delittuoso, frutto degli espedienti illeciti sopra delineati.

L’indagine in questione testimonia ulteriormente l’attenzione e l’impegno che la Guardia di finanza profonde per la tutela della collettività, con il precipuo scopo di individuare e reprimere comportamenti fraudolenti e ogni altra forma di illecito a danno degli utenti, nel caso di specie in un contesto particolarmente sensibile e delicato come quello sanitario.

comunicato stampa Guardia di Finanza Comando Provinciale Torino

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