Acquistare fiori italiani per San Valentino aiuta a sostenere 200mila posti di lavoro in campagna e un settore cardine del Made in Italy che vale 3,1 miliardi di euro ma è oggi colpito dai rincari dei costi di produzione e della concorrenza sleale dei prodotti stranieri. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa in occasione della Festa degli innamorati che si celebra il 14 febbraio.
San Valentino è tradizionalmente – ricorda Coldiretti – tra i momenti più importanti del settore florovivaistico nazionale che “occupa” 45mila ettari di territorio coltivati da 17mila aziende. L’espressione di una agricoltura multifunzionale capace di lavorare per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche.
A pesare sul futuro del settore sono – ricorda Coldiretti – però le difficoltà climatiche, tra maltempo e siccità e, soprattutto, l’esplosione dei costi di produzione, più che raddoppiati a causa dei rincari dell’energia che colpiscono l’intera filiera, dai fertilizzanti agli imballaggi, dalla plastica dei vasetti alla carta delle confezioni fino al gasolio per il riscaldamento delle serre. Ma la minaccia viene anche dalla concorrenza sleale dall’estero con le importazioni di piante e fiori che nel 2023 hanno raggiunto il valore di quasi 900 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto all’anno precedente, secondo proiezioni Coldiretti su dati Istat. Spesso si tratta di prodotti ottenuti dallo sfruttamento come nel caso delle rose dal Kenya per il lavoro sottopagato e senza diritti e i fiori dalla Colombia dove ad essere penalizzate sul lavoro sono le donne.
Al contrario, i fiori italiani sono più sostenibili – precisa la Coldiretti – durano di più, ma sono anche più profumati, non solo perché non devono affrontare lunghi tempi di viaggio che fanno arrivare quelli stranieri meno freschi alla meta, ma anche perché molti produttori nazionali sono impegnati a selezionare varietà che presentano aromi più intensi e caratteristici.
Non a caso, oltre un italiano su due (52%) che fa regali per San Valentino ha scelto quest’anno di donare piante e fiori. L’omaggio floreale risulta dunque il più gettonato tanto da essere largamente preferito – evidenzia Coldiretti – rispetto a cioccolatini (30%), capi di abbigliamento (13%) e gioielli (5%). I fiori vincono perché – continua la Coldiretti – permettono di esprimere, con classe, fantasia e prezzi ragionevoli, i propri sentimenti senza intaccare sensibilmente il proprio bilancio, e sono più graditi dei cioccolatini che rischiano di compromettere il duro “lavoro” di queste settimane per tornare in forma dopo le festività natalizie.
Il consiglio è, dunque, di acquistare fiori e piante assicurandosi dell’origine nazionale meglio direttamente dal produttore o nei mercati contadini di Campagna Amica – conclude Coldiretti – per essere sicuri di mettere nel vaso un prodotto italiano al 100%, che sostiene i territori e rispetta l’ambiente e l’occupazione.
comunicato stampa – fonte: https://www.coldiretti.it/economia/san-valentino-fiori-made-in-italy-salvano-200mila-agricoltori