(DIRE) Roma, 11 Feb. – “Il disegno di legge Calderoli è una interpretazione parziale della Costituzione e riporta indietro le lancette al tempo più buio della contrapposizione Nord-Sud, con l’aggravante che questa Lega è peggio di quella di Bossi ed è pasticciona. Si può anche discutere della modifiche al Titolo V. Ma per la Lega l’autonomia è l’attuazione di un solo comma di un articolo, quello che riguarda i soldi. Invece il Titolo V della Costituzione, come ci ricorda Mattarella, afferma che l’autonomia rafforza l’unità nazionale se attua i principi di sussidiarietà, all’articolo 118.
E poi è una riforma senza soldi, a invarianza di spesa: se la attuai senza fondi stai sacralizzando le differenziazioni e le diseguaglianze esistenti. E il nostro timore è che se parte la prima intesa si sfascia il Paese. Vorrei ricordare al presidente La Russa, che ha parlato su questo giornale di stimolo ad una classe dirigente meridionale indolente, che quando governava il suo partito Bari era chiamata scippolandia. Lasciamo stare le provocazioni di La Russa.
E sulla possibilità di un maggior controllo sull’uso delle risorse da parte dei cittadini ricordo che già ora è così, che la sanità è nelle mani delle regioni e, durante il Covid, abbiamo scoperto che la ricca Lombardia era inadeguata sulla prevenzione sanitaria territoriale. Il vero nodo è la questione del residuo fiscale, cioè la possibilità per le regioni più ricche di trattenere quote del proprio gettito: questa cosa è una follia perché poi ci può essere sempre qualcuno più secessionista di te e non a caso l’accordo che avevamo fatto nel 2020 prevedeva il superamento del residuo fiscale”. Così il presidente dei senatori del PD Francesco Boccia in una intervista al Corriere del Mezzogiorno. (Com/Red/ Dire) 09:48 11-02-24