(DIRE) Roma, 8 Feb. – “L’approvazione della modifica della legge sulla giornata del Ricordo consentirà alle scuole di organizzare, con i fondi pubblici, visite nei luoghi delle carneficine di italiani e poi della diaspora: le foibe, le città del confine orientale, Trieste. Un percorso importante che avrà il suo pieno coronamento con la revoca della medaglia al maresciallo Tito. Che, nella sorpresa generale e nella generale stigmatizzazione, ha avuto una battuta di arresto in commissione per l’opposizione del Partito Democratico.
Io non stravolgo le posizioni di nessuno, come riferisce il collega Cuperlo, ma ho occhi e orecchie e so con certezza che il PD non gradisce la condanna storica del dittatore comunista Tito. Talché decade anche la morale secondo la quale taluni a sinistra non riconoscerebbero la validità della famosa risoluzione europea che equipara i totalitarismi, nazismo, fascismo e comunismo, perché il comunismo italiano sarebbe stato un’altra cosa. Se questa pseudo giustificazione vale anche per il dittatore Tito, noi e il PD prendiamo ispirazione da diversi modelli dì democrazia.
Se così non fosse, come ci auguriamo, la sinistra contribuisca alla revoca dell’onorificenza allo sterminatore di italiani e dimostri più calore quando in aula se ne parla. L’ultima volta, prendendo la parola per sollecitare l’iter di approvazione della proposta di legge, a sinistra calò un silenzio tombale, accompagnato da volti terrei. Tra tanti esami del sangue fasulli che ci vengono richiesti ora ce ne sta uno legittimo che si propone al cospetto della sinistra: o con Tito e il comunismo o contro di lui e quella sanguinosa ideologia. Tertium non datur”.
E’ quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia commentando l’approvazione della modifica della legge sulla Giornata del Ricordo e replicando alle affermazioni del deputato del Partito Democratico Gianni Cuperlo. (Vid/ Dire) 15:22 08-02-24